27/08/2012 10:41
Il tecnico attacca a ruota libera: «Critico la mia squadra e anche gli arbitri quando sbagliano, non c'è niente di male nel dire che un fuorigioco non viene segnalato: non sono daccordo con Nicchi che non si possa commentare quello che è successo in campo con gli arbitri. Spesso i loro errori decidono le partite e non vorrei che fosse così». Una bella spallata al sistema e al «buonismo» sposato l'anno scorso dalla Roma americana: controllare Zeman sarà impossibile. «Io in passato ho dichiarato - prosegue l'allenatore - che voglio vincere dimostrando di essere migliore degli altri ed è il campo che dovrebbe decidere: non sempre è successo in passato».
Ora il «Palazzo» sembra più vicino a lui e le parole di ieri di Petrucci lo confermano. «È il numero uno dello sport italiano - riconosce Zeman - e lo vuole pulito per migliorarlo. Perché ora il sistema è con me e prima no? Basta leggere le intercettazioni e capite il motivo, sono vecchie...». Finita? Macché. Ecco unaltra stilettata a Conte. «Penso che un allenatore squalificato per tanto tempo dovrebbe tirarsi fuori, se io vengo squalificato per tre mesi mi auto-sospendo, se poi la società mi vuole posso anche tornare. È solo un mio pensiero, il regolamento dice altro».
Sulla partita il boemo è onesto nel dire che «il risultato deve arrivare dalla prestazione, non abbiamo fatto bene e nonostante possiamo recriminare sugli episodi è stato giusto così». Sì perché la squadra non gli è piaciuta affatto. «Durante l'estate abbiamo lavorato per 50 giorni su cose diverse da quelle che abbiamo fatto in campo stavolta. Abbiamo provato a sbagliare il meno possibile e quando fai così finisce per sbagliare di più. Eravamo troppo lenti e senza profondità. Abbiamo puntato troppo sul possesso palla senza liberarci e provare a giocare "insieme". Mi spiace per i gol subiti in fuorigioco ma non cambia il mio giudizio negativo sulla prestazione». Zeman ne ha anche per Totti e Lamela. «Francesco ha giocato troppo largo sulla linea laterale, deve entrare quindici metri in più dentro il campo e non c'è riuscito. Lamela ogni tanto ci va, non ha ancora i tempi, bisogna lavorarci tanto e ci stiamo provando dall'inizio». L'unica attenuante la concede pensando all'età media della sua Roma. «Siamo giovani, hanno esordito cinque giocatori nuovi e non è stato facile per loro giocare in uno stadio così pieno che dà emozione. Perché Bojan fuori? Non stava bene ma adesso con la panchina allargata il discorso sugli esclusi diventa più lungo. Va via? A me piace, spero possa esserci utile». Parola alla società.