Taddei - Florenzi, gli instancabili

07/08/2012 09:39

Tutti e due avranno un ruolo importante, con Zeman preciso burattinaio e fantasioso stratega. (...) Hanno undici anni di differenza (Taddei 32, 21) e un passato molto diverso a Trigoria: Taddei la frequenta dal 2005, quando arrivò a parametro zero dal Siena, mentre sta cominciando adesso ad apprezzare il gusto di giocare con i grandi. Ma in comune, oltre a marzo e al segno dei Pesci, hanno la determinazione e l'umiltà di chi non dà mai niente per scontato e fatica tutti i giorni per trasformare il nulla in qualcosa. "Nello sport bisogna imparare a soffrire" dice spesso Zeman. (...)

RADRIGO TADDEI: OGNI ANNO VIENE SNOBBATO MA ALLA FINE VINCE SEMPRE

Vince sempre. Ha vinto già all’inizio, quando ha sposato la Roma. Si prestò alle dure punizioni del Siena pur di arrivare a parametro zero e partecipare al ciclo di Spalletti. Storia di sette anni fa. Ha vinto ancora nel 2010, strappando un contratto di quattro anni quando il chiacchiericcio lo considerava un giocatore finito. Come no. Ha vinto l’anno scorso, nonostante nove esclusioni nelle prime dieci partite di campionato, convincendo Luis Enrique che poteva essere ancora un elemento prezioso. (...)

L’EREDITA’ - L’aria è simile anche quest’anno, il numero otto della sua carriera nella Roma. Stavolta parte con un piccolo vantaggio che proprio la tribolata esperienza con Luis Enrique gli ha lasciato. Se Taddei è diventato un terzino, il merito è stato di chi gli ha insegnato a giocare molti metri indietro rispetto alle abitudini. Tra le idee asturiane, a parte un che è vicino soltanto nei disegni, è l’unica sopravvissuta con Zeman. E i risultati si vedono: Taddei sembra trovarsi ormai a suo agio sulla linea difensiva, sia a destra che a sinistra. Nei ritiri in Alto Adige e in Austria, passando per il viaggio negli Stati Uniti, ha sfoggiato una brillantezza atletica superiore a ogni aspettativa. Tanto da essere stato utilizzato più di tutti i suoi compagni, Burdisso a parte, indossando spesso la fascia di capitano. Sarà l’alternativa a Piris sulla destra e a Balzaretti sulla sinistra, aspettando Dodò che non riesce a superare la convalescenza, sempre che il mercato non porti in regalo alla Roma un altro . (...)

JOLLY - Per Taddei non è mai stato un problema adeguarsi alle decisioni degli allenatori. Nel Siena giocava ala, più a sinistra che a destra, se non trequartista: nel suo primo campionato di serie A segnò 8 gol, dimostrandosi un equilibratore tattico eccellente per il contributo alla fase difensiva. E nella Roma, in una partita a Udine, ha giocato persino centravanti nel di Spalletti, quando mancavano tutti gli attaccanti. Taddei non ha mai discusso una scelta, apprezzando il piacere di imparare cose nuove, consapevole di essere bravo ma non fenomenale. Si è messo a disposizione in tutte le zone del campo, anche con punte di qualità. Il famoso «aurelio», quel gioco di prestigio con la palla che passa in mezzo alle gambe e disorienta l’avversario, è l’espressione brasiliana di un calciatore dal piede sensibile. (...)

ALESSANDRO : SI E' INSERITO CON PERSONALITA' STREGANDO SUBITO IL TECNICO

E’ il giovane sul quale Zeman ha puntato di più finora. Lo ha rivoluto fortemente, il boemo, chiedendo alla Roma di fare quanto possibile per riportarlo a casa. Il club giallorosso ha accontentato il tecnico, pagando al Crotone 1 milione più la comproprietà di Pettinari: totale 1,25 milioni di euro. Ma è giusto che un club che ha un giocatore in casa, cresciuto a Trigoria, lo debba perdere per poi riacquistarlo? Lui, Alessandro , 21 anni, risponde con naturalezza e fermezza: «Per me ci può stare, sono le dinamiche del mercato. Se l’anno scorso fossi restato qui non avrei giocato, è giusto essere andato a farmi le ossa al Crotone, società che ringrazio. Ho fatto bene l’anno scorso in B (ha segnato 11 gol, ndr) e ora fortunatamente sono qui a giocarmi le mie carte» . La maglia giallorossa, per lui romano e romanista, significa tanto: «Provo sensazioni forti, perchè essendo della Roma sento tanto questi colori, è una gran cosa» . (...)

RUOLO - nasce centrocampista, intermedio perfetto per il calcio di Zeman. Per farsi strada però, tra Crotone e Under 21, ha giocato anche da esterno, di difesa e d’attacco. Ora sembra in lotta con Bradley per giocare da mezz’ala destra: «Ma il posto ce lo dobbiamo guadagnare sul campo, noi dobbiamo lavorare tutta la settimana poi l’allenatore farà giocare chi starà meglio. Comunque se a Crotone e in Nazionale ho fatto l’esterno difensivo non vedo perchè non posso farlo qui, anzi lo faccio forse con più voglia. Sicuramente il ruolo che mi appartiene di più è quello di centrocampista, ma se devo giocare terzino o ala non ho problemi» . (...)

LAVORO - Per la prima volta è alle prese con i metodi di Zeman: «Mi trovo bene, adesso stiamo smaltendo un po’ le fatiche di inizio ritiro, non avevo mai fatto una simile preparazione. Ma il gruppo sta crescendo, anche nell’ultima amichevole si è visto, dobbiamo continuare su questo passo. Ho visto bene anche quelli che sono arrivati da poco come Piris, e Balzaretti, sono venuti qui con tanta voglia e stanno andando alla grande. mi ha detto di fare le cose semplici, che con il tempo l’intesa arriverà naturalmente» . Una rosa molto giovane, quella giallorossa. Come ci trova ? «Mi sento bene, perché oltre ad essere giovani sono tutti molto bravi. E penso a Lamela, a Bojan, soprattutto a che ha un anno più di me ma ha tante partite in e in Ligue 1…» . (...)

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