29/09/2012 11:16
Il personaggio Filippi ha 47 anni. Da giocatore ha fatto 12 stagioni tra i Dilettanti. E' diplomato Isef, istruttore di calcio, preparatore atletico, allenatore di Base Uefa. Ha pubblicato articoli su numerose riviste specializzate. Dal 1992 è preparatore dei portieri: Ladispoli, Latina, Ceccano, poi il professionismo con la Fidelis Andria, il Chievo dal 2000 al 2004, la Roma. Già, la Roma: lui romano e tifoso giallorosso si occupa dei portieri della prima squadra nel 2004-05 e del settore giovanile nel 2005-06. Poi riparte: Siena, Parma, Chievo e quindi la Juve con Delneri. Quando arriva Conte, però, Buffon chiede e ottiene la sua conferma: gli piacciono il carattere e i metodi di Filippi, che a volte lo sfida con la terribile macchina lancia-palloni. Gigi torna il numero 1 anche grazie a Claudio, che fa crescere pure Storari.
Le parole Ieri Filippi ha dovuto parare le domande dei giornalisti e se l'è cavata bene con una notizia («Pirlo gioca»: mica gli è sfuggito, ovviamente, anzi è probabile che sia stata la mossa studiata a tavolino per evitare polemiche sulla sua presenza in conferenza), una inevitabile bugia («Durante le partite non parlo con Carrera per girargli le indicazioni di Conte, ma mi confronto con Massimo sull'andamento della gara») e il benvenuto a Zeman, che stasera sarà vicinissimo ai tifosi della Juve: «E' un grande allenatore perché si è fatto conoscere per l'intraprendenza tattica di valore. I tifosi si comportino come credono. Noi gli stringeremo la mano perché mi sembra un buon costume farlo con una persona più grande d'età e soprattutto un ospite». D'altronde non c'erano dubbi: Claudio Filippi è un uomo perbene.