E la palla passa a Zeman

01/09/2012 12:45



Più di qualcuno sarà rimasto deluso dalla mancanza del colpo finale per far dimenticare l’addio di Bojan. Ma anche, aggiungiamo noi, per provare a colmare quello che, sulla carta, possono essere carenze di un organico nuovamente rivoluzionato o giù di lì.

Cioè: pochi esterni offensivi che per Zeman sono linfa vitale per il suo gioco senza paracadute; una coppia di centrali difensivi di riserva che sommando l’età non fanno quella di ; una corsia destra che con l’arrivo del solo piris rischia di non essere cambiata troppo rispetto alla passata gestione.




A garantire tutto, peraltro, c’è stato il ritorno di Zeman, capace con il solo fumo di una sigaretta, di riportare uno straordinario entusiasmo in un ambiente immalinconito dalla stagione con Luis Enrique. Ma, soprattutto, la mancanza del colpo finale non può far certo dimenticare tutto quello che era stato fatto in precedenza in netto anticipo rispetto alle vicende di mercato dello scorso anno quando la sqaudra si completò (o quasi) sul gong finale. Sono arrivati dodici giocatori nuovi, con alcuni colpi importanti, a partire da , a Balzaretti, passando per
e un gruppo di giovani in carriera che possono rappresentare un patrimonio per il prossimo futuro.




A proposito di patrimonio. Nel bilancio di questo mercato, non si può non sottolineare come la società abbia resistito a tutte le tentazioni. Che, pure, ci sono state. Ripetute e molto ricche. Per , , Lamela, Osvaldo sono arrivate offerte che hanno sfiorato i cento milioni. A conferma di come, rispetto allo scorso anno oggi a Trigoria ci sia un parco giocatori che ha un grande valore tecnico e quindi economico. E Bojan, si dirà? Detto che anche noi avremmo preferito rimanesse, sarà il caso che tutti si ricordino che lo spagnolo tutto era, come cartellino, meno che un giocatore di proprietà della Roma.