08/09/2012 11:35
Evergreen Eterno Taddei, verrebbe da dire. Cambi di posizione, di ruolo, adattamento senza fine. Eppure Rodrigo non fa mai una smorfia, non crea mai un problema. Si mette sotto, pedala e recupera posizioni. Sta succedendo così anche quest'anno, dove Taddei è partito dalle retrovie e ora può ritagliarsi uno spazio importante. A Milano, quando si è fatto male Balzaretti (a proposito, ieri lo staff medico della Roma si è dichiarato fiducioso sul recupero dell'esterno sinistro, che dovrebbe rientrare per Juventus-Roma del 29 settembre), Zeman si è affidato a lui e Rodrigo ha risposto subito bene. In attesa magari di sapere anche se le condizioni di Dodò miglioreranno, sarà Taddei a giocare ancora a sinistra contro il Bologna e chissà anche contro Cagliari e Sampdoria. Del resto, la sua versatilità è anche questa, può giocare da entrambi i lati e ora la Roma ha bisogno di lui proprio a sinistra (dall'altra parte c'è Piris, più l'opzione Marquinhos su cui Zeman sta lavorando sempre più insistentemente).
Uomo spogliatoio Del resto, Rodrigo è uno che sa anche farsi voler bene, il classico uomo-spogliatoio. Aiuta i compagni, regala allegria (anche con i suoi numeri da giocoliere, con cui sfida spesso i compagni durante l'allenamento), non fa mai una polemica. Come lo scorso anno, proprio con Luis Enrique, che difese fino alla fine, nonostante gli preferisse spesso gente del valore di Rosi o José Angel.
Dalla Bosnia E intanto Pjanic (che ieri con la sua nazionale ha passeggiato in casa del Liechtenstein) ha rassicurato un po' tutti. «Sto bene e sono pronto per tornare in campo ha detto il centrocampista giallorosso . Perché non ho giocato con l'Inter? Avvertivo ancora dolore (problema al polpaccio, ndr), ma ora è passato tutto». Del resto, Zeman era stato molto chiaro anche subito dopo la vittoria di Milano: «Se Miralem fosse stato bene, avrebbe giocato sicuro». Ieri Pjanic ha fatto tutta la partita, facile che succeda anche martedì in casa contro la Lettonia.