Furto con assist a casa di Lamela

19/09/2012 10:23

REFERENZE - Con il fratello Axel ha anche avuto modo di incrociare lo sguardo dei furfanti: i due Lamela rientravano da una cena, gli ospiti sgraditi avevano appena portato a termine il lavoro. Si sono incrociati sulle scale, non si è trattato di una conoscenza approfondita, per le referenze degli intrusi è stato necessario arrivare sul pianerottolo, notare la porta semichiusa e prendere visione del “colpo”. Il caso è stato preso in consegna dai carabinieri dell’Eur, mentre il ragazzo non è parso particolarmente turbato per l’accaduto: la magra consolazione, oltre all’entità della rapina, è una storia di illustri predecessori e di episodi ben più scioccanti.
 
TRADIZIONE - Di certo non potrà farne una questione di rispetto, il giovane Lamela, se a Diego Armando Maradona fu sottratto un Pallone d’Oro e altri oggetti di valore a Posillipo nel 1989: sacrilegio dei sacrilegi. E neanche potrà sperare di trovare sulla sua strada ladri-tifosi come quelli che nell’aprile del 2011 entrarono in casa Curci, a Genova nel periodo blucerchiato dell’ex giallorosso: non se la sentirono di sottrarre la maglia di , mentre misero nella refurtiva quella di Cassano. Piuttosto, l’occasione sarà servita ad Erik a prendere cognizione e contromisure sui rischi che si corrono quando si è star ben pagate. Da Sebino Nela a Christian Panucci, da a , fino a Juan e Gabriel Heinze: il club degli “scassinati romanisti” conta diversi iscritti.
 
CHOC - L’episodio più spiacevole capitò a Philippe Mexes: il francese subì due furti e altrettante notti da incubo. La prima volta fu da brividi: auto rubata con la figlioletta di un anno a bordo, il lieto fine con il ritrovamento di lì a pochi minuti. In un’altra circostanza la moglie del difensore accese le luci di casa sui rapinatori in fuga a volto coperto. Un’esperienza simile toccò lo scorso anno ad Heinze: lo spiacevole incontro toccò al figlio dell’argentino, il piccolo Austin, i malviventi si dileguarono a bordo di una Audi S8 e una Mini cooper, entrambe ritrovate nel giro di 24 ore. Decisamente più sfortunato risultò Jeremy Menez: il fagotto fatto nella casa all’Axa ammontava a circa 100 mila euro, tra orologi e altri preziosi. Supermarco Delvecchio fu colpito negli affetti, perché il danno ammontò a sacchi di maglie di Roma e Ascoli (e oggetti in oro per 5 mila euro). Quello subito da Juan, invece, fu un vero e proprio blitz: tre minuti, il tempo di “beccare” orologi e gioielli della moglie del brasiliano, operazione lampo. Riuscita.
 
BERSAGLIO BOEMO - L’ultimo giallorosso derubato è il primo rappresentante della comitiva: si era già promesso alla Roma, Zdenek Zeman, quando i ladri entrarono nel suo appartamento a e portarono via orologi, carte di credito e portafogli. E pensare che il boemo aveva appena ottenuto la promozione con gli abruzzesi. Ma che ne sapevano quei mascalzoni del ...