I «figli» di Zeman sognano ancora in grande e lasciano ai tifosi la delusione post Bologna

18/09/2012 11:25

 
 
L’annata negativa con Luis Enrique in panchina ha segnato i tifosi, stanchi di sentirsi dire «serve pazienza». Ma la realtà è questa: «Ancora non ho visto la vera Roma di Zeman – precisa Petruzzi – ma siamo molti vicini. Con il Catania la squadra non mi era piaciuta affatto, con l’Inter è stata un’ottima Roma, col solo a sprazzi. Non vedo colpe specifiche di Zeman, ho visto una squadra dominare per tutto il primo tempo e creare molte occasioni. Nella ripresa ha abbassato il baricentro e il ha preso campo, ma non sembrava potesse riaprire la partita. Se la Roma avesse fatto il 3-0. Non mi sento di colpevolizzare Piris, che ha fatto un ottimo primo tempo, in cui ha spinto molto. È calato come tutta la squadra. Se a sinistra è arrivato un grande giocatore, come Balzaretti, a destra c’è un giocatore normale, che non conosceva nessuno, ed è normale che si punti il dito contro di lui per ogni minimo errore. Conoscendo Zeman, lo rivedremo in campo». Ci si può fidare.
 
Un altro difensore della prima Roma del boemo è Candela, che da ex terzino assolve Piris e ha qualcosa da ridire sulle scelte del tecnico: «Posso dire a Zeman che ha sbagliato i cambi: ha tolto Lamela, che stava bene e aveva pure fatto gol, e . è andato a destra e l’altra fascia ha sofferto tanto con Marquinho. Non è giusto accusare Piris, anche se ha sbagliato il posizionamento anche nella prima in casa con il Catania, però bisognava aggredire prima sulla fascia e non far crossare l’avversario. L’errore è stato precedente al gol. Io avrei messo dentro Taddei al posto di Balzaretti, che tornava dall’infortunio ed era stanco dopo aver corso molto nel primo tempo».
 
Gautieri, ex attaccante che ora allena il Lanciano neo promosso in serie B, si schiera dalla parte di Zeman: «Non sono d’accordo con chi critica i cambi: Nico Lopez quando è entrato con il Catania ha pareggiato la partita. La Roma ha perso per due errori commessi da tutto il reparto difensivo. L’allenatore non può farci nulla quando la squadra allenta la tensione».
 
Di Biagio, attuale tecnico dell’Italia under 20, scagiona del tutto il suo maestro: «È una sconfitta che va oltre il pensiero di Zeman. Soprattutto nell’occasione del secondo gol, dove c’erano sette giocatori della Roma contro tre del . Ci sta nel calcio. Non credo sia il solito problema difensivo di Zeman. Nel primo tempo sembrava di giocare contro una Primavera e poteva finire anche 5-0, ma bisogna capire che il calcio può cambiare in un minuto. Bisognava fare il terzo gol per chiudere la partita, così non è stato, ne faranno tesoro» (...)