Il sorpasso di Destro
14/09/2012 10:41
LAPPUNTAMENTO Domenica ha in programma un altro meeting con il destino, la prima ufficiale di fronte al pubblico dellOlimpico: cè il Bologna e non cè lamico Osvaldo, perché squalificato. La Roma ha bisogno dei suoi gol: se una smorfia non vale una promessa, la calma che profonde è un intrigante preambolo. I brividi, poi, non mancheranno: «Sarà una grandissima emozione con tutti quei tifosi allo stadio» , confida Destro. La gente romanista aspetta il primo exploit nella Capitale della nuova era zemaniana, per Mattia il boemo è la strada che porta al successo: «E un allenatore di poche parole, ma quando parla si fa sentire. Stiamo cercando di seguirlo il più possibile, speriamo di fare una grande annata» .
SENSAZIONI Concetti semplici, talvolta inflazionati come il
«progetto» , lattaccante annusa le premesse ma non vuole far rumore:
«Non fissiamo obiettivi, però per il lavoro che stiamo facendo e per la voglia che abbiamo spero di riuscire a raggiungere con la squadra obiettivi importanti» . Ha una parola per Totti, «un esempio quotidiano» , una per De Rossi «una persona umile a disposizione dei più giovani» . Ha instaurato un rapporto speciale con Osvaldo, litaloargentino in fondo ha ragione quando chiede di non essere più etichettato come un cattivo ragazzo:
«Mi sono trovato bene sin da subito con lui, dopo la partita con la Nazionale mi ha dimostrato la sua contentezza per il mio gol» .
IL PRIMO PENSIERO Non si concede strappi, questo si è capito. Ma in una piazza che vive di passioni, la precisazione sulle vicissitudini estive può essere utile a stringere il legame con il popolo giallorosso: Mr Destro, con la Juve e lInter alle calcagna, perché ha scelto la Roma? Se rispondi dopo un paio di mesi dalla presentazione ufficiale, magari ci scappa unaltra verità: «E stato una scelta che avevo in mente da tanto tempo, loccasione è arrivata in un momento in cui avevo fattto bene, ci ho pensato un po ma ero convinto di venire qui» . Poco importa, allora, se i bianconeri
«sono la squadra da battere, la favorita per la vittoria del campionato» .(...)