In centomila per la Roma

15/09/2012 10:38

CONFRONTO - Centomila, allora. Naturalmente nel conto sono compresi gli abbonati, i tifosi delle squadre avversarie e anche i “doppioni”, cioè i romanisti che hanno acquistato il biglietto sia per Roma-Catania che per Roma-, ma il dato è lo stesso eccellente di questi tempi. Lo scorso anno, per le prime due partite con Luis Enrique in panchina, il totale delle presenze si fermò a 76.280. Si parla dunque di un incremento superiore al 20%, dovuto in buona parte all’effetto Zeman che già aveva permesso alla Roma di salire sul podio nelle classifiche degli abbonamenti di serie A (quasi 25.000, con gli acquisti degli ultimi giorni) davanti al Milan (22.500) e dietro a Inter (30.772) e (27.400). (...)
 
PRO E CONTRO - E’ vero, Luis Enrique in questo paragone è penalizzato dal debutto anticipato in Europa League, contro lo Slovan Bratislava, che arrivò prima dell’inizio del campionato e fece registrare più di 55.000 spettatori. Ma è anche vero che i prezzi dei biglietti, soprattutto nei settori più popolari, sono aumentati rispetto all’anno scorso: le Curve da 13 sono passate a 17 euro, i Distinti da 20 a 24.
 
AFFETTO - E’ il segnale di un ritrovato feeling, di un’identificazione tra popolo e squadra che si era un po’ persa già durante l’ultima stagione di gestione Sensi, divisa tra Ranieri e Montella, in cui la Roma non riuscì ad andare oltre il sesto posto e si arrese allo Shakhtar Donetsk negli ottavi di . Evidentemente serviva una scossa che soltanto un comandante stimato e rispettato poteva dare. «Il mio principale obiettivo è riportare la gente allo stadio, far divertire i tifosi della Roma» aveva detto Zeman nel primo giorno da allenatore dopo 13 anni lontano da Trigoria. Sta rispettando il suo piano. In due giornate, anche dal punto di vista dell’audience, ha già cancellato Luis Enrique.