29/09/2012 11:48
A Torino affermano il contrario, ma il Vucinic che conoscono loro, decisivo, maturo e continuo, a Roma si è visto ad intermittenza. «Ho vissuto cinque anni nella capitale, ho avuto degli amici e ne ho ancora. Mi sono sentito con De Rossi e ci abbracceremo prima della partita. Sul campo, come sempre, siamo nemici. Zeman? Con lui ho fatto 19 gol in campionato e posso solo essergli grato». Stasera Osvaldo e Mirko si incroceranno sul campo, il modo migliore per risolvere questo tipo di confronti. Osvaldo si riprenderà il centro dell'attacco dopo lo stop forzato contro il Bologna (per squalifica) e con l'Atalanta (per infortunio) che hanno interrotto il suo momento d'oro. Dall'altra parte Conte ha risparmiato Vucinic contro la Fiorentina per averlo al massimo contro i suoi ex compagni, ma ancora amici.
Per uno di loro, Francesco Totti, la gara con la Juventus è come un derby. Lo ha detto lui stesso, e nessuno ha fatto fatica a credergli. Non ha bei ricordi, il capitano, dello Juventus Stadium: era in campo, lo scorso anno, nella sconfitta per 3-0 rimediata in Coppa Italia mentre quella per 4-0 in campionato se l'è vista in panchina, al fianco di Luis Enrique. Logico che abbia voglia di rivincita. Stasera proverà a superare Meazza e Altafini (216 gol) e ad avvicinarsi a Nordahl (225) al secondo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi. Al suo fianco oltre ad Osvaldo dovrebbe esserci uno tra Lamela e Nico Lopez. Non Destro, che finora ha convinto poco Zeman sia da centravanti sia da esterno. «Secondo me - le parole del boemo in conferenza - il tridente migliore non è stato quello di Milano, dove abbiamo vinto, ma quello col Bologna e con la Sampdoria». Cioè con Lamela esterno.
Torna De Rossi dal primo minuto, e probabilmente farà l'intermedio con Tachtsidis centrale. Confermato (fino a quando?) Stekelenburg, al centro Burdisso e Castan (convocato con la Seleçao), resta il solito dubbio tra Taddei e Piris.