Pjanic tranquillo: «Fuori con l’Inter solo perché non stavo bene»

08/09/2012 12:42

Non si può negare, però, che la Roma vista a Milano, con il greco in cabina di regia, e (poi Marquinho) interni, abbia girato molto meglio rispetto a quella lenta e impacciata che aveva faticato con il Catania all’esordio, con e Bradley in campo dal primo minuto e con davanti alla difesa. Una casualità? La prova del nove ci sarà contro il , alla ripresa del campionato, ma quella che dovrà prendere Zeman non è una decisione facile e avrà ripercussioni sul modo di interpretare la partita. Scegliendo di confermare Tachtsidis, con spostato a destra, il ballottaggio sarebbe tra e , due calciatori dalle caratteristiche diverse. L’ex capitano della Primavera ha più corsa e aggredisce di più gli spazi - non è un caso che anche si sia giovato della sua presenza da quella parte - mentre il bosniaco dà più geometrie e ha il piede più «educato», anche se troppo spesso tende ad accentrarsi. Se invece il sacrificato dovesse essere Tachtsidis, tornerebbe a fare il centrale, con ai lati e . Nessuna gerarchia, però, soprattutto con Zeman, è scolpita nella pietra e la sensazione è che quando sarà recuperato anche Bradley, in mezzo al campo nessuno possa sentirsi sicuro del posto.