Primavera. Ferrante-Pagliarini, ma è solo 2-2

23/09/2012 10:30

Alberto deve inventarsi di sana pianta un reparto, dal momento che alle assenze degli infortunati Mazzitelli e Matteo Ricci e a quella di Lucca (a Cagliari con Zeman) si aggiungono Battaglia e Catania con pochi allenamenti nelle gambe, cosicché l’unico centrale di ruolo a disposizione del tecnico è Cittadino, pure non al meglio per via di un preoblema al piede che fino all’ultimo l’ha tenuto in dubbio. Alla fine comunque Andrea stringe i denti e va a fare l’intermedio a sinistra accanto al vertice basso Calabresi (avanzato nel suo vecchio ruolo), con un inedito Pagliarini dalla parte opposta. Fra i pali c’è Svedkauskas nonostante l’aereo in partenza per Cagliari, mentre in difesa torna dal primo minuto Somma, schierato inizialmente al centro con Rosato sulla destra. Beghetto risponde con una difesa a cinque che può permettersi di ingabbiare Ferrante, ma che al 7’ si perde l’inserimento di Carboni, bravo a saltare di testa sul cross di Yamnaine, palla di poco alta sopra la traversa. Passano quasi venti minuti prima che la Roma torni a farsi vedere dalle parti di Donateo e questa volta a innescare la doppia occasione di Calabresi (sfortunato nel primo tentativo che centra la traversa) è un bel di Bumba smanacciato dal . Il Vicenza pesca il jolly poco dopo, quando sugli sviluppi di un angolo dalla destra, Svedkauskas resta fermo sul primo palo, lasciando Vendrametto libero di insaccare di testa. La Roma accusa il colpo e prima dell’intervallo incassa il raddoppio, con un gran da lontano di Bruno. Ci vuole un’altra Roma per rimettere in piedi una partita così e infatti dagli spogliatoi escono gli stessi giocatori, ma una squadra tutta diversa: al 3’ Frediani va al cross con il sinistro, Ferrante prolunga per Pagliarini sul secondo palo, colpo di testa a botta sicura e gara riaperta. ridisegna i suoi in un più ordinato con Cittadino e Calabresi in mezzo e Bumba trequartista, al quarto d’ora Frediani lascia il posto a Ferri e si cambia ancora, 4-1-4-1 con Pagliarini largo a sinistra. Proprio dal suo piede parte il cross che alla mezz’ora trova sul secondo palo la testa di Somma, bravo a rimettere al centro verso Ferrante, che a sua volta di testa non può sbagliare. Ha inizio un assedio lungo venti minuti, quindici dei quali in superiorità numerica per il secondo giallo a Tanasiy, ma il risultato è soltanto il rimpianto per un gran tentativo di testa di Ferrante, uscito di pochi centrimetri.