Quel ragazzo tifoso all'Olimpico che un giorno disse «Maestro Zdenek, lo scrive un libro di tattica?»
02/09/2012 10:27
Dalla curva al campo La collezione di abbonamenti finisce a metà del ciclo Capello, quando si cominciava a fare sul serio con la Romulea. Quattro anni fa, all'aeroporto di Belgrado, l'ex abbonato Stramaccioni si trovò davanti Zdenek Zeman, il tecnico per cui faceva il tifo. Uno allenava la Stella Rossa, e aveva appena perso il derby col Partizan, l'altro del Partizan era stato ospite, in un torneo internazionale che gli Allievi della Roma avevano concluso alle spalle del Real Madrid. «Mister, quando lo scrive un libro di tattica per gli allenatori, visto che lei è un maestro?». E il maestro rispose che voleva tenerli per sé i suoi segreti, visto che aveva ancora voglia di allenare. Tornarono a Roma con lo stesso aereo, l'incontro si concluse con la foto di rito: Stramaccioni, il suo vice Catini e in mezzo il boemo.
Saluti al terminal L'altro incontro in aeroporto, stavolta a Fiumicino, è storia recente: ultima giornata della scorsa stagione, Roma in partenza per Cesena, Inter in arrivo per giocare contro la Lazio, le immagini testimoniano
la commozione di Stramaccioni nell'abbracciare Francesco Totti. Entrambi classe '76, da ragazzini avevano giocato qualche partitella insieme e una anche da avversari, vent'anni fa al Carlin's Boys di Sanremo, e Totti non segnò. Potevano essere compagni anche nella Roma, che aveva relazioni entusiastiche sul conto di quel difensore centrale della Romulea, che però preferì cederlo al Bologna. Senza neppure informarlo della richiesta dei giallorossi: i rossoblù offrivano più soldi, il tifo del diretto interessato avrebbe potuto intralciare l'operazione. Si sono incrociati di nuovo a Trigoria una vita dopo e Francesco ha sempre trattato Andrea con grandissima stima e affetto. E se fosse dipeso dal loro comune amico Bruno Conti, Stramaccioni lavorerebbe ancora a Trigoria.
Matrimonio e anniversario E infatti nel momento più alto della carriera giovanile del tecnico, il tricolore vinto senza perdere mai nel 2009-10, lanciando sei giocatori nella nazionale under 18, Stramaccioni era triste, e Bruno Conti pure: il posto di Alberto De Rossi non poteva essere messo in discussione e il divorzio si consumò allora, anche se ci fu ancora un anno in giallorosso, portando Verre, Romagnoli e C. a un passo dalla finale scudetto contro il fortissimo Milan Allievi di Cristante e Kingsley Boateng. Delusione forte, ma cancellata dagli eventi: nel giro di un mese il passaggio all'Inter e il matrimonio con Dalila, con una folta rappresentanza dei suoi ragazzi, convocati anche per l'anniversario, a giugno, in un locale di Fregene: maxischermo per Italia-Inghilterra, e davanti i vari Caprari, Bertolacci, Sini, Pettinari e Viviani. E Florenzi, che con l'infortunio di Bradley avrà la possibilità di provare a rovinare l'esordio in casa del tecnico che lo trasformò da fantasista che giocava poco in centrocampista di sicuro avvenire.