05/09/2012 10:48
Mettiamo in fila le notizie. Ieri Claudio Lotito, il presidente della Lazio, è stato graziato dal Coni che lo ha riammesso in Consiglio Federale, dopo averlo sospeso, applicando il suo codice etico, in seguito alla condanna penale per Calciopoli. Evidentemente lintransigenza etica dura lo spazio di un mattino. Ieri laltro, lInter è stata condannata in sede civile a risarcire con un milione di euro il calciatore Bobo Vieri, fatto spiare, secondo la sentenza, dai servizi privati della Telecom allora presieduta da Marco Tronchetti Provera, consigliere nerazzurro. Lo stesso avvocato dellInter ammette lo spionaggio giustificandolo con la necessità di verificare se lattività del suo calciatore fuori dalla Pinetina fosse o no corretta secondo i parametri stabiliti dalla società. Come se non vigessero le leggi che tutelano i diritti di tutti i lavoratori, miliardari o no che siano, e che impediscono a qualsiasi azienda di intromettersi nella vita privata dei suoi dipendenti. Un simile comportamento non merita lintervento della giustizia sportiva (che aveva invece archiviato la pratica senza nulla contestare allInter)? Già si parla (ancora!) di prescrizione. Questa è lInter che si ammanta di moralità.
A questo punto lo striscione esibito dai tifosi interisti (Onore a Zeman, icona del calcio pulito) suona come uno schiaffo in faccia ai propri dirigenti. Infine, la solita, immancabile Juventus, che esibisce il proprio allenatore condannato in tutti gli stadi (ancorché in gabbia) come uno sberleffo alle sentenze della giustizia sportiva. Intanto non sappiamo ancora né come né quando si arriverà al deferimento delle squadre coinvolte in Scommessopoli. E il pugno di ferro promesso da Petrucci e Abete? Quello vale solo per i tifosi contro i quali la repressione si abbatte senza pietà, anche quando non è minimamente giustificata dalla gravità degli atti commessi. Dunque per i potenti le regole sono sempre interpretate a favore, mentre per i poveri cristi senza potere e senza agganci a sfavore. Fateci un favore, cari Signori del potere calcistico, cari Soloni Incipriati che soloneggiate dalle colonne dei giornali e dalle tribune tv, risparmiateci le solite frasi di circostanza su quanto è bella letica del Boemo: finchè non farete e chiederete una giustizia uguale per tutti, non nominate il nome di Zeman invano.