Stekelenburg per dimenticare
02/09/2012 11:25
TITOLARE - Lex portiere dellAjax, arrivato a Trigoria la scorsa stagione a fronte di un investimento di 6,5 milioni di euro, oggi è di nuovo il primo portiere della Roma. Era finito in orbita mercato, oltre che per le prestazioni poco incoraggianti, anche perché il suo è un nome di livello internazionale e allestero (in Premier soprattutto, alla fine il Tottenham ha preso Lloris dal Lione) cerano club interessati. Zeman nel frattempo, allertato sulleventualità, ha chiesto luruguaiano Goicoechea: «Mi sembra strano - ha detto ieri il boemo -
che ci sia tutto questo stupore rispetto al nuovo ingaggio del terzo portiere, tutte le squadre di serie A hanno tre portieri...» . Vero, ma la questione era stata sollevata proprio dallallenatore giallorosso, durante i primi giorni di ritiro a Riscone:
«Neanche tra i portieri ci sono titolari» . E allora cerano solo Stekelenburg e Lobont. Dopo lesperienza con Luis Enrique si pensava che anche Zeman fosse indirizzato a sfruttare le caratteristiche del romeno, più che quelle dellolandese, forse poco adatte a un certo tipo di gioco. (...)
RITORNO - A Milano Stekelenburg era già tornato in occasione della sfida con il Milan, non una delle sue migliori partite.
«Anche con lAjax avevo preso una botta del genere ma non ho mai pensato a utilizzare il caschetto (la protezione che da anni usa Cech del Chelsea, ndr)
mi dà fastidio» . Se il buongiorno si vede dal mattino va detto e sottolineato che alla prima di campionato,
domenica scorsa contro il Catania, Stekelenburg ha dato di nuovo dimostrazione di essere un portiere molto affidabile (...)
TRANQUILLITA - Il numero uno giallorosso, nel frattempo, ha vissuto la lunga estate senza particolari preoccupazioni. Ha atteso con tranquillità gli esiti del mercato e le scelte di Zeman. Dopo un anno di Roma però, cè da raccontare che il suo rapporto con lo spogliatoio è buono. Stekelenburg fa parte del gruppo, ha cominciato a parlare litaliano, ride e scherza un po con tutti e pian piano sta imparando a giocare fuori dai pali, non piantato sulla linea di porta ma anche dieci-quindici metri fuori. Perché con la squadra sbilanciata cè bisogno di essere pronti a uneventuale ripartenza avversaria. (...)