29/09/2012 10:33
Il capitano della Roma è un esempio di longevità e non solo. Non è facile mantenere la concentrazione, gestire le tensioni, sopportare ritiri e viaggi per così tanti anni. Di compagni ne ha visti passare tanti. Tutti quelli che giocavano in quella Roma hanno smesso. Cè chi fa lallenatore, come Gautieri e Di Francesco, cercando di riproporre con successo le idee zemaniane. Totti è uno straordinario esempio di continuità in questa Roma, forse la più distante di tutta la sua lunga carriera, per filosofia, al suo modo di essere. Uno straordinario calciatore in via destinzione, che va tutelato in ogni modo. Fino a quando ce la farà ad inseguire record e ad avere voglia di vincere, prima di sedersi dietro a una scrivania per fare il dirigente, secondo un contratto firmato da tempo e custodito dentro un cassetto.
Oggi Totti è molto diverso da quel ragazzo che sfidava la Juve. Che si arrabbiava per i torti subìti (ricorda ancora un clamoroso fallo da rigore di Deschamps su Gautieri, proprio a Torino), che aveva già assaporato il sapore speciale di battere i bianconeri. Ma sotto la guida di Capello si è tolto le maggiori soddisfazioni contro la Juve e con Ranieri ha segnato per la prima volta a Torino. Oggi scenderà in campo nel nuovo stadio bianconero con uno stato danimo diverso, con unesperienza che dovrebbe aiutarlo a gestire le forti pressioni. La sfida alla Juventus, in quegli anni, la preparava con qualche settimana danticipo, perchè nelle partite che la precedevano doveva evitare ammonizioni che sarebbero costate la squalifica proprio in quella giornata speciale.
Stasera gli mancherà Del Piero, avversario leale e amico in tanti anni trascorsi anni in Nazionale. Non trovarlo a centrocampo, al momento dello scambio dei gagliardetti, prima del fischio dinizio, gli provocherà un brivido. Ma sarà un attimo, perchè in quei momenti bisogna rimuovere in fretta le emozioni. E quando è in campo Totti riesce a farlo benissimo.