Vola la Roma di scorta. Motorino Florenzi: «Mi pagano bene proprio per correre»

03/09/2012 10:25

 
In rampa di lancio si è preso gli applausi di tutti, anche di Zeman. Ed a pensare che è uno che guadagna quasi come un bambino, viene da sorridere. «Ma io on mi posso lamentare, c'è tanta gente che fa molto di più e guadagna molto di meno — continua —. Dove può arrivare la Roma? Vediamo a marzo-aprile dove saremo, per ora dobbiamo solo cercare di vincere più partite possibili». Con un in più, c'è da essere ottimisti. «Sono contento della fiducia del mister che cerco di ripagare in ogni allenamento. Ci sono altri giocatori bravi, chi sta meglio giocherà». Ed allora, pazienza anche per quell'errore davanti a Castellazzi. «Mi sono messo le mani nei capelli per la rabbia». Passerà. 
 
Riscatto L'altra piccola favola è quella di Marquinho, chiamato in campo per l'infortunio di e pronto a riscattare la brutta prestazione con il Catania. «Era difficile entrare così a freddo — dice — ma tutti noi quando andiamo in panchina dobbiamo essere concentrati, perché se Zeman ha bisogno dobbiamo essere pronti a fare la differenza». Lui l'ha fatta, con un gol d'autore. «Una rete difficile, è vero — ammette —. Ho cercato di sorprendere il che si aspettava il cross, è andata bene». E pazienza se poi sarà chiamato a giocare ovunque, Marquinho è pronto a sdoppiarsi. «Anche se io preferisco giocare a centrocampo, con la palla al piede, di fronte alla porta, è più facile che giocare a destra». Ad anticipare la festa brasiliana, ci aveva però pensato : «Sono molto felice di essere venuto qui. Dopo il Catania, ci serviva un grande risultato, una vittoria che ci potesse dare grande morale. Noi ci crediamo. È un campionato equilibrato e dovevamo recuperare i punti lasciati per strada. Non siamo riusciti a vincere all'esordio in casa, va bene così». Ci mancherebbe, la Roma non vinceva a Milano da 5 anni...