Cittadinanze false, indaga la Figc

14/10/2012 12:25



Il calcio italiano potrebbe, a breve, finire sommerso da un nuovo scandalo, oggi dai contorni ancora da definire. «Potremmo trovarci davanti ad un vero e proprio tsunami...», così una fonte investigativa. I carabinieri guidati dal capitano Pasquale Zacheo stanno esaminando una mole enorme di documenti e, nelle prossime ore, busseranno alla porta della Federcalcio a Roma in cerca di importanti atti sul tesseramento di almeno venti giocatori, cinque dei quali attualmente in campo in altrettante formazioni del campionato di serie A (fra queste, un grande club del nord, una delle due squadre della Capitale ed una del sud).



Ottenere la falsa cittadinanza, a Fermo, era diventata quasi una barzelletta grazie alla compiacenza di un funzionario dell’anagrafe, ora rimosso, che entrava nel computer e falsificava le carte d’identità. Questa pratica, facile e sicura dietro la promessa di una promozione al dipendente comunale, parte da molto lontano perchè, fanno sapere gli inquirenti al lavoro in questi mesi, altre due indagini sono confluite nella loro: i sospetti su un giro di documenti falsi per ottenere la cittadinanza italiana si spingono, infatti, fino ai tempi in cui ancora giocava l’ex difensore napoletano e milanista Robert Ayala.



Il pm del pallone Stefano Palazzi si è messo al lavoro anche su questo nuovo corto circuito del calcio italiano e non è escluso che dopo aver fatto visita ancora una volta al pubblico ministero Roberto Di Martino a Cremona per uno scambio di riflessioni sul calcioscommesse (incontro in agenda per venerdì prossimo), possa mettersi in viaggio per Fermo.