Il contratto Lavezzi-Napoli sotto la lente della Procura

04/10/2012 12:12

E non c’è nemmeno una ipotesi di reato. Sarà l’esame dei documenti a indicarne — eventualmente, e non è detto che ciò accada—una. Per quanto, quindi, per ora si possa parlare a tutti gli effetti di una indagine conoscitiva, su qualcosa l’attenzione degli investigatori è particolarmente puntata. Due contratti: quello che, con ripetuti adeguamenti, ha legato il Pocho Lavezzi al dal 2007 fino alla cessione al Psg, durante l’ultimo calciomercato, e quello che per metà della scorsa stagione—dal 26 agosto 2011 al 10 febbraio 2012 —ha fatto dello sconosciutissimo Cristian Gabriel Chavez, argentino che nel suo Paese giocava in seconda serie, un calciatore del , dove collezionò due smozzicate presenze (subentrando sempre nei minuti finali) fino a essere rispedito in patria alla prima occasione.

Per ottenerlo in prestito la società azzurra sborsò circa due milioni di euro, e i tifosi si sono sempre chiesti perché spendere tanto per un signor nessuno di cui si ricorda soltanto il procuratore: Alejandro Mazzoni, lo stesso di Lavezzi, lo stesso con il quale il ha intrattenuto rapporti di natura economica nell’arco dei cinque anni di militanza del Pocho in maglia azzurra. Ora il perché di quello strano ingaggio se lo chiede anche la Procura, che dall’esame dei documenti acquisiti sia nella sede della Federcalcio (dove vengono depositati tutti i contratti), sia negli uffici romani della Filmauro, la società di produzione cinematografica di Aurelio De Laurentiis (la Finanza è andata anche nella sede del a Castelvolturno, ma non ha trovato nulla di quello che cercava), vuole capire se l’operazione Chavez possa essere servita per coprire eventuali movimenti opachi di denaro in favore di altri tesserati o di interlocutori esterni (procuratori, agenti). L’indagine, però, non si limiterà soltanto a questo. Avendo acquisito documenti relativi agli ultimi quattro anni, sarà esaminato anche altro. Dai bilanci (tra i pochissimi non in rosso del calcio italiano), ai contratti di altri giocatori ingaggiati pagando cifre apparentemente eccessive e poi non utilizzati.