16/10/2012 09:15
Scenario Non c'è dubbio che De Rossi piaccia al Psg, tanto che lo stesso Leonardo, d.s. dei transalpini, appena saputo di quanto successo all'Olimpico ha strizzato l'occhio a Daniele. Negli ambienti ben informati della Roma gira da un po' la notizia che il Psg (a proposito, ieri l'altro ex giallorosso Jeremy Menez ha risposto così alle critiche di discontinuità: «Non mi possono riuscire tutte le giocate, altrimenti sarei da Pallone d'oro») sia disposto per gennaio a mettere sul piatto della bilancia un'offerta di ben 26 milioni di euro. Finora, però, non c'è stato alcun contatto tra le due società. Anche perché la Roma, in questo momento, continua a considerare De Rossi un pilastro del suo futuro, assolutamente incedibile. L'obiettivo della società di Trigoria è normalizzare la questione, ricomporre la frattura creatasi tra il centrocampista di Ostia e Zdenek Zeman e mettersi alle spalle il prima possibile tutto il carico di polemiche e chiacchiere. Ci riuscirà? Molto, è ovvio, dipenderà anche dall'umore con cui tornerà domani in giallorosso Daniele, dalla voglia che avrà di ripartire e dalla sua disponibilità mentale a un ruolo diverso (intermedio) da quello che si sente stampato addosso da un po' (centrocampista centrale). E, anche questo è ovvio, se il rapporto con Zeman non migliorerà, allora a gennaio potrà cambiare anche la posizione di Trigoria.
Mercato È chiaro, però, che se è vero che De Rossi fa gola a tanti top-club europei (oltre al Psg ci sono sempre in lista d'attesa anche Manchester City e Real Madrid, quest'ultimo soprattutto nel caso in cui venda a giugno il tedesco Khedira) è anche vero che prenderlo vorrebbe dire mettere in piedi un'operazione «dissanguante». Al costo del cartellino (con 25 milioni di euro la Roma si metterebbe tranquillamente a tavolino), va infatti aggiunto quello dell'ingaggio: Daniele ha un contratto con i giallorossi fino al 2017 a 6 milioni di euro, il che vuol dire 30 complessivi (praticamente 60 con le imposte). Considerando la metà stagione già andata fino a gennaio (6 milioni lordi) e l'eventuale aumento di ingaggio (che in questi scenari c'è sempre), una stima, appunto, di 80-90 milioni di euro. Chi può permetterseli? Il Psg sicuramente. Se poi si pensa che Parigi non è certo Manchester e che ha un fascino superiore anche a Madrid, allora il dubbio viene: le parole di Ancelotti sono già un segnale?