01/10/2012 10:47
Il suggestivo ritorno alla Roma ha dato la possibilità al boemo di riproporre il suo calcio nel massimo campionato italiano, dopo i brillanti risultati ottenuti a Pescara, dove aveva dimostrato che le sue idee integraliste sul calcio possono essere modificate, migliorate, perfezionate. Qualche accortezza in più in difesa, senza mai trascurare la sua predilezione per la fase offensiva. Cera quindi il confortante precedente che faceva sperare. Sì, anche lintegralista Zeman può adattarsi alle teorie di un calcio nuovo, che nel corso degli anni si è evoluto. Solo per fare un esempio, molti allenatori nella stagione in corso hanno cambiato filosofia e sono passati alla difesa a tre. Non sarà mai questo il caso di Zeman, ma è una dimostrazione di maturità correggere certi rigorosi concetti tattici, rivedere idee portate avanti per anni.
Lumiliante sconfitta di Torino, lamarezza per quella incredibile con il Bologna, la delusione per il pareggio con la Samp non hanno scalfito lapertura di credito che Zeman ha ricevuto dal popolo giallorosso, che prova per lui un affetto sincero, non manifestato nei confronti di allenatori che hanno ottenuto risultati migliori di quelli del boemo. Gli anni passano per tutti e oggi Zeman non è più quello di tredici anni fa. Conduce sempre le sue battaglie, ma spesso le sue dichiarazioni sono convenzionali. Con la maturità raggiunta in questi anni, anche difficili, durante i quali è stato costretto a restare fuori dal grande calcio, ci si aspetta che possa cambiare qualcosa. Se lo augurano soprattutto quei tifosi che ancora lo considerano il valore aggiunto della Roma