Osvaldo e Destro alla prova Borriello

19/10/2012 09:54

PAURA - Il tifoso fatalista considera quasi ineluttabile il gol di Marco B, dove B sta per vendetta. Per risarcimento anticipato, ha già segnato alla Lazio sotto la portando via tre punti dallo stadio che doveva essere suo fino al termine della carriera (contratto fino al 2015). Ma adesso Borriello sarebbe ben felice di farsi maledire anche come ex. Non tanto per il popolo, a cui è rimasto legato, ma per ricordare ai dirigenti che l’hanno cacciato a pagamento - prestito con forte contributo nello stipendio da 4 milioni netti a stagione - di essere ancora uno dei centravanti italiani più bravi che si acquattino in serie A. Sarebbe una prima volta, tra l’altro: alla Roma, Borriello non ha mai fatto gol. Con nessuna maglia.


GLI SFIDANTI - Osvaldo invece al ha segnato. Lo scorso anno decise lui la partita all’Olimpico (1-0), una delle ultime vittorie della parabola strozzata di Luis Enrique. Ma non è mai riuscito, più per motivi caratteriali che tecnici, a cancellare definitivamente le ombre di Vucinic e, in un certo senso, anche di Borriello, che gli contenderebbe il ruolo di primadonna pure a una sfilata di moda. L’occasione di Marassi, dopo i problemi con il maestro Zeman, diventa quasi imperdibile. Lo ha fiutato, forse: ieri ha fatto tre gol nella partitella del pomeriggio. Ed è un’occasione a maggior ragione per l’altro centravanti, quel giovanotto che non vuole giocare sulla fascia comprato a colpi di euro solo tre mesi fa. era proprio del , con la maglia del in quello stadio ha firmato la prima rete in serie A (al Chievo), improvvisamente è stato spedito nello spazio nemmeno fosse il supersonico Baumgartner: dal Siena alla Roma, a 21 anni, con il fardello di chi è obbligato a fare la differenza subito, per la legge della giungla o più semplicemente del mercato. L’ha sofferta, nonostante il sorriso da giovane scaltro. E ora deve imparare a conviverci. Sempre che Zeman lo mandi in campo.(...)