Pallotta vede lo scudetto

07/10/2012 11:40

PROGRAMMAZIONE - Se c’è una cosa che i manager statunitensi sanno fare, questa è le gestione delle aziende. E la Roma, con l’arrivo di Pallotta e della sua squadra, da poco più di un anno ha cominciato a funzionare proprio come una grande azienda. Con una programmazione e un’organizzazione che lascia poco spazio agli errori: «Il successo con i Boston Celtics - continua Pallotta - fu possibile proprio perchè mettemmo in piedi una organizzazione eccellente. E ora stiamo lavorando per applicare il nostro know-how, che ha avuto successo in giro per il mondo, anche nel calcio. Con la Roma vogliamo fare la stessa cosa e riportarla al livello che le compete» . Il più in alto possibile, quindi. Fino appunto alla vittoria del campionato. Il fatto che ci sia un obiettivo del genere non può che essere positivo. (...)
 
SCELTE - Il presidente, poi, rivendica le scelte che hanno portato alla costituzione dell’attuale organigramma. In un momento difficile, ecco un’altra dose di nuova fiducia: «Abbiamo scelto le persone giuste, Baldini, e e un buon gruppo di tecnici. Vogliamo costruire una squadra che rimanga al vertice per i prossimi vent’anni» . (...) Perché Pallotta è anche molto legato ai Celtics di Boston, la squadra di basket di cui ha una quota di proprietà: «Hanno un posto speciale nel mio cuore, da piccolo vivevo ad un solo isolato dallo stadio, facevamo le collette con gli amici per un biglietto, poi entrava solo uno e gli altri passavano da un’altra entrata, così le guardie ne fermavano solo uno e gli altri entravano. Ora per fortuna posso entrare dalla porta principale...»
 
STADIO - E può entrare dalla porta principale anche all’Olimpico. Ma da presidente della Roma il suo chiodo fisso è quello che da sempre ha individuato come il fulcro della sua nuova avventura: lo stadio di proprietà. (... ) Non solo , ma anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno: il presidente giallorosso lo ha rassicurato, entro un paio di settimane ci sarà l’annuncio. L’impianto della Roma sorgerà a e entrerà come socio con una percentuale che gli sarà ceduta da Unicredit. In pratica è tutto pronto. Anche il progetto, su cui negli Stati Uniti stanno lavorando da mesi, è definito. E la Roma non aspetterà la legge sugli stadi, bloccata da mesi, che comunque avrebbe reso l’iter più semplice: si andrà comunque avanti, anche per volontà di che non vuole tenere fermo il terreno di troppo tempo senza poterlo sfruttare.