18/10/2012 09:32
Non così si può dire di Osvaldo. Per lui un gol a Erevan (su assist di Daniele) ma anche il rosso contro la Danimarca a inizio ripresa, che gli ha tolto dei punti agli occhi del ct oltre ad aver costretto la Nazionale a giocare in inferiorità numerica, per 45. (...) Ieri Prandelli sullargomento è apparso conciliante: «A Osvaldo glielo ho detto, dopo che mi aveva ribadito di non voler colpire Stokholm ma solo di liberarsi dal suo tentativo di prenderlo per un braccio: a questi livelli larbitro è punitivo anche per un semplice sospetto. Più sali di palcoscenico, più devi essere capace di reggere alla pressione ». Detto questo il ct ha promosso la coppia formata dal romanista e Balotelli: «Fino allespulsione, mi era piaciuta la sua intesa con Mario. I due funzionano: dobbiamo migliorare piuttosto i tempi di gioco del centrocampo, a tratti eravamo troppo piatti ».
GRANDE DANIELE - Tutto si può dire tranne che la prestazione di De Rossi sia stata piatta. Dopo Armenia-Italia, appena tornati a Coverciano, sabato scorso, Prandelli aveva dedicato la parte centrale della sua conferenza stampa per spiegare, in modo chiarissimo, quale fosse, a suo modo di vedere, lessenza del caso De Rossi. Il nodo del contrasto con Zeman, secondo il ct, era prettamente di natura tecnico-tattica. Una specie di lezione a distanza, da allenatore ad allenatore, senza la presunzione di prevaricare alcun ruolo. Il senso era: Zeman ha un gioco, il cuore del gioco sono i tempi, senza i quali non cè Zeman. (...) Il fatto che in Nazionale il romanista svolga più compiti, da centrale come piace a lui o da interno, come vorrebbe il Boemo, non significa nulla perché lItalia ha schemi più semplici. Unimpalcatura teorica, quella del ct, che ha avuto conferma nella prestazione del giallorosso contro la Danimarca. E il giorno dopo Prandelli ha mandato lultimo messaggio al collega e alla piazza: «Io De Rossi lho visto sereno dentro. Lui ha la capacità di superare i momenti di difficoltà».