Prandelli si schiera con i «suoi» De Rossi e Osvaldo

14/10/2012 12:23



E chissà se il Boemo ha gradito queste parole del
Cesare Prandelli che, commentando la vittoria in Armenia e prima della sfida di martedì contro la Danimarca, ha preso le parti dei suoi azzurri: «Zeman mi deve ringraziare per aver rilanciato e Osvaldo? No. Ogni allenatore ha il diritto di fare le proprie scelte e di motivarle. Le sue critiche sono state pesanti, i giocatori devono poi reagire sul campo. con noi ha sempre dato la massima disponibilità. Poi, per l’interpretazione di un determinato ruolo, nel suo club, può servire più tempo. Ma lui e Osvaldo lo possono fare. Giocatori come loro sono una risorsa».



La risposta sul campo che i due «epurati» hanno dato in maglia azzurra a Zeman dopo la doppia esclusione di domenica scorsa contro l’Atalanta (e le accuse di scarso impegno), ha riaperto una ferita difficile da rimarginare e ha ridato fiato alle polemiche. Le domande che continuano a rimbalzare sono sempre le stesse: 1) ha fatto bene il boemo ad escluderli? 2) c’era bisogno di lavare i panni sporchi in pubblico? 3) i gol avvicinano o separano ancora di più tecnico e calciatori?



Sui primi due punti i tifosi sono spaccati. Per rispondere al terzo interrogativo c’è bisogno di aspettare un chiarimento, che potrebbe andare in scena mercoledì, quando gli azzurri faranno ritorno a Trigoria. Per il momento si possono solo interpretare le frasi e i silenzi dei protagonisti. Le frasi sono quelle di Daniel Osvaldo. «Ci sono un po’ rimasto male — ha dichiarato a fine gara — per le parole delmister. Tutto mi si può dire tranne che non mi impegno. Per il resto credo che parli il campo». E il campo finora dice che l’italo-argentino viaggia alla media di un gol a partita: sei in altrettante gare, equamente divisi tra giallorosso e azzurro. Se il fatto che il centravanti si è fermato a parlare con la stampa può essere interpretato come un (piccolo) segnale di apertura e di disponibilità al chiarimento, lo stesso non si può dire di . Il centrocampista non ha ancora metabolizzato non tanto l’esclusione ma le motivazioni fornite dal tecnico. Finora ha evitato di tornare sull’argomento, ma fino a quando rimarrà in silenzio? E soprattutto, cosa succederà se domenica dovessero essere di nuovo esclusi entrambi?