Quei maledetti venti minuti

25/10/2012 09:43

TESTA - Non saranno sempre rimonte mozzafiato, ecco perché il boemo ha materiale su cui lavorare: se l’acuto di Totti ha dato la scossa e cambiato la Roma, il difetto sta nell’atteggiamento. Non si tratta di dosare le forze, piuttosto di non perdere colpi (e palloni). Non è una frase fatta, le responsabilità vanno spartite fra i reparti: in quei venti maledetti minuti, i giallorossi sonnecchiano da capo a piedi. Il banco degli imputati non è un’esclusiva della difesa, anzi: nelle ultime due partite e il giovane Marquinhos si sono adoperati per limitare i danni nello spezzone di riferimento, nel complesso sono stati tra i migliori. E se in passato Stekelenburg ha portato sulle spalle il peso della responsabilità, non è il caso degli ultimi tempi. (...)
 
MECCANISMI - Forse sono solo sbalzi zemaniani, l’equilibrio è un concetto affascinante nel gergo boemo, metterlo in pratica probabilmente significa infilarsi alle spalle dell’avversario dal primo all’ultimo minuto: non è un giochetto da ragazzi, richiede tempo. Le due pause legate alle qualificazioni per i mondiali brasiliani da questo punto di vista non hanno aiutato: i meccanismi del probabilmente avranno risentito degli uomini sottratti dalle nazionali alle esercitazioni. (...)
 
STRISCIA - A proposito di costanza, contro l’Udinese la Roma cerca un tris di successi che manca in campionato dal 8 gennaio scorso: la Roma di Luis Enrique conquistò 9 punti tra la trasferta di e il primo impegno del 2012, in casa contro il Chievo; in mezzo, il recupero della prima giornata contro il , giocato il 21 dicembre. (...)