Ragazzi, qualcosa è cambiato: lUnder gioca, diverte e vince
17/10/2012 12:03
Lincubo di due anni fa, quando lItalia perse la qualificazione con la Bielorussia in un modo a dir poco rocambolesco (vittoria allandata in casa 2-0 e poi sconfitta nel ritorno 3-0), si è vaporizzato nel nulla. Fu la fine del ciclo deludente di Casiraghi e linizio di quello attuale, con Ciro Ferrara ct. È stato lui a iniziare lopera, in mezzo a mille difficoltà, portata a termine ieri sera da Mangia: «I nostri giovani giocano poco, non trovano spazio» fu il grido dallarme dellattuale allenatore della Sampdoria. Molti dei suoi primi convocati arrivavano dalla serie B, se non dalla Lega Pro. Generazione di precari, fu soprannominata.
Presto arriva linversione di tendenza. Ci vuole poco perché le cose cambino. Questa è una generazione di ragazzi che vale. Se ne accorgono i club. Se ne accorge Prandelli.
Così ecco che i vari Verratti, Destro, Santon, Borini, Fabbrini (lunico tra questi a non aver mai giocato nelle qualificazioni dellUnder), De Sciglio, El Shaarawy, Gabbiadini e Insigne vengono convocati, chi più chi meno, dalla nazionale maggiore. Pure il terzo portiere dellUnder, Perin, fa una capatina a Coverciano. Ma il serbatoio è pieno, soprattutto in attacco. E allora Mangia si accontenta di Immobile, Insigne gli viene concesso da Prandelli, e Florenzi, dopo lesplosione con la Roma, diventa uno dei leader della squadra. Non è un caso se i gol in Svezia arrivano proprio da questi tre giocatori.
Prima
Insigne (con una parabola imprendibile sul palo più lontano), poi
Florenzi in diagonale sembrano chiudere il discorso qualificazione. I ragazzi di Mangia a questo punto commettono il grave errore di rilassarsi e permettere agli svedesi una rimonta che li riporta sul 2-2 con i gol di Ishak (brutto errore di Caldirola) e Hiljemark, dando nuova speranza per la qualificazione. È qui che riappare lincubo Bielorussia. Cancellato da Immobile a cinque minuti dal 90, con un bel tocco sotto:
«Sono molto soddisfatto per la qualificazione, ma anche per la prestazione festeggia Mangia s
iamo venuti in Svezia a giocarci la partita e non a difendere il risultato. Abbiamo giocato con grande personalità, mollando solo dopo i due gol di vantaggio. Poi però siamo stati bravi a chiudere unaltra volta il discorso». Si prosegue con i festeggiamenti. La caccia al sesto titolo europeo è già cominciata.