Roma, Osvaldo ora sembra Bati

23/10/2012 10:17

CRESCITA - A Genova, due giorni fa, ha firmato la prima doppietta da quando ha provato la maglia della Roma. E’ stata l’immediata replica a Zeman che aveva rinunciato alla sua potenza due settimane prima, con l’Atalanta. Ma anche una reazione costruttiva all’espulsione rimediata in Nazionale.  «Osvaldo è un ragazzo focoso, ma si pente subito quando sbaglia» racconta l’allenatore, che lo coccola come un figlio. In fondo, a Lecce è stato proprio Zeman a valorizzarlo.  «E’ il giocatore più talentuoso della squadra dopo , è una forza della natura» aggiunge, chiarendo il motivo per cui la Roma in estate non ha voluto venderlo. Probabilmente, se al posto di Luis Enrique (bravo a chiederne l’acquisto un anno fa) fosse arrivato un altro allenatore, oggi Osvaldo giocherebbe in un’altra squadra. Ma dal momento in cui Zeman ha messo piede a Trigoria, ha restituito al numero 9 il tesserino di insostituibile: in ritiro ha provato tante soluzioni ma senza mai davvero credere di poter rinunciare al centravanti più adatto al suo gioco. In questo momento tra Osvaldo e , salvo situazioni contingenti, l’attaccante che va in panchina è .(...)
 
TIMORI - Certo, poi ci sono le questioni disciplinari. Al  «focoso» Osvaldo ogni tanto saltano i nervi - otto espulsioni in carriera, non poche per un attaccante di 26 anni - e una squadra ha bisogno di stabilità. Ma se Zeman, che lo conosce bene, riuscirà a incalanare la sua energia nella direzione giusta, allora i tifosi della Roma si divertiranno. Domenica sera, intanto, si sono pure spaventati, perché nel finale il nostro eroe è stato toccato durissimo al polpaccio. Dalla tribuna il rumore si è sentito nitido:  stonk . Fortunatamente è stata solo una botta, Osvaldo giocherà anche contro l’Udinese.  «Ora non dobbiamo fermarci, se continuiamo di questo passo faremo grandi risultati» ha promesso. E a proposito di disciplina: pochi mesi fa, proprio dopo un gol all’Udinese, andò negli spogliatoi e discusse con Baldini, che tre giorni prima aveva rimproverato pubblicamente alla squadra una scarsa personalità per la catastrofe di Lecce (2-4). Stavolta magari si limiterà a mantenere la sua media realizzativa, imitando l’idolo Bati che oggi sembra meno lontano. (...)