Sabatini sale in cattedra

17/10/2012 10:15

ALLIEVI - E’ stata una sorta di workshop in cui ha parlato per due ore sul tema "Il mestiere del direttore sportivo”. Tra gli allievi tanti ex calciatori famosi come Fabio Cannavaro, Fabio Galante, Marco Ferrante, Filippo Galli, Stefano Fiore, Nicola e Lorenzo Amoruso, Gabriele Ambrosetti, Mauro Milanese, Antonio Comi, Massimo Oddo e anche Valentina Mezzaroma, vicepresidente del Siena e sorella del patron bianconero che ormai da qualche anno è entrata con passione nel mondo del calcio. Una quarantina di iscritti al corso incentrato sull'indirizzo tecnico sportivo e amministrativo. 

LEZIONE - Il diesse giallorosso ha iniziato la sua lezione alle quattordici nell'area tecnica curata dall'Adise, l'associazione dei direttori sportivi. Una lezione comune per tutti i direttori sportivi in pectore. Prima di lui ha parlato l'avvocato Mattia Grassani che ha affrontato il tema dei collegi arbitrali. Nella stessa giornata sono intervenuti anche Fabio Poli, direttore organizzativo dell'Associazione italiana calciatori sul tema "quanto pesa lo sponsor" e il question time curato dall'avvocato Di Cintio su "tutto quello che ancora non sapete sulla giustizia sportiva". Al termine del corso, a quanti avranno superato l'esame finale comprendente anche la discussione di una tesi, sarà rilasciato un diploma, con indicazione dell'indirizzo prescelto. Il tutto costituirà il presupposto necessario per l'iscrizione nell'elenco speciale dei direttori sportivi.

 
APPREZZAMENTO - Il -insegnante, a tratti spassoso, è stato molto apprezzato dagli allievi del corso che lo hanno seguito con grande attenzione.  «Il ruolo del direttore sportivo è diventato sempre più importante e strategico nella gestione moderna di una società sportiva  - ha dichiarato il direttore sportivo giallorosso -  e deve avere la giusta autorità e prendere a volte anche decisioni difficili: un direttore sportivo viene giudicato solo in base ai risultati e deve essere un fine psicologo, per capire i giocatori».  Il manage, che ha chiesto tre pause per le inevitabili sigarette, ha ricordato anche l'importanza della gavetta e come un direttore sportivo sia la figura più vicina allo staff tecnico, in stretto rapporto con l'allenatore, convidendo la gestione della squadra, a partire dalla campagna acquisti, dal mercato e dall'allestimento della rosa. 
 
CARRIERA - ormai può vantare una carriera lunga e prestigiosa alle spalle in cui ha maturato una grande esperienza a tutti i livelli. Dopo una discreta carriera da calciatore, ha iniziato nel 1986 nel Perugia con la scuola calcio Scaini e come responsabile del settore giovanile fino al 1992. Poi la prima esperienza (due anni) alla Lazio, quindi Triestina, Arezzo e ancora Perugia. Tanti i calciatori scoperti e lanciati nel calcio che conta. Da Nesta e Di Vaio a Bazzani e Gattuso. Nel 2004 per lui c’è stato il ritorno alla Lazio con cui ha raggiunto la confermandosi poi un apprezzato talent scout anche nelle due stagioni al Palermo dove, giusto per ricordare il nome più importante, ha portato Javier Pastore rivenduto poi dal presidente Zamparini al Paris Saint Germain per quarantaquattro milioni di euro. (...)