Tor di Valle va di corsa verso il nuovo stadio

12/10/2012 13:06

La presenza nella capitale di James Pallotta nello scorso week-end ha dato l’accelerata decisiva al progetto, che è un nodo fondamentale dell’operazione che poco più di dodici mesi fa ha portato gli imprenditori americani a rilevare la società giallorossa. Tra pochi giorni sarà svelato il sito in cui sorgerà il nuovo stadio: la zona prescelta, a meno di clamorose sorprese, è quella di , su un terreno gestito dal giovane costruttore Luca . «È una procedura complessa, aspettiamo», ha risposto ieri il numero uno di Parsitalia, che in questomodo entrerebbe nella società giallorossa dalla porta principale, rilevando cioè una parte delle quote ancora inmano ad UniCredit. Sciolto il nodo del sito, potrà cominciare il cammino verso la costruzione del nuovo stadio: l’attuale accordo con il Coni per la gestione dell’Olimpico scade infatti nel 2015 e la proprietà romanista vorrebbe vedere realizzata la sua nuova casa entro il 2016. Il progetto è stato affidato a Dan Meis, architetto americano che ha realizzato lo Staples Center (lo stadio dove giocano i Los Angeles Lakers e i Clippers) e ha già «firmato» il progetto per il Los Angeles NFL Stadium, quello per lo stadio e la à dello sport di Doha, in Qatar, e quello per lo stadio del tennis di New York che ospita lo Us Open.

Per costruire il nuovo impianto romanista - al cui interno sorgeranno anche il museo dedicato alla società e lo spazio riservato alla Hall of Fame - ci sarà bisogno di un investimento di circa 200 milioni di euro. Il modello sarà quello degli stadi tedeschi - la stella polare è l’Allianz Arena - studiati per fornire ai tifosi qualsiasi tipo di confort: dai numerosi parcheggi, agli store dove sarà possibile acquistare il materiale originale della società per dare un’ulteriore spinta al merchandising al contrario di quanto avviene ora a causa della vendita di materiale contraffatto, negozi, ristoranti e un’area dedicata ai bambini: l’idea è quella di portare dentro lo stadio il villaggio che oggi si trova fuori dall’Olimpico. Un posto da vivere per tutta la settimana e non solamente nei giorni delle partite, costruito solo per il calcio e che avrà una capienza di circa 60 mila posti: circa 12 mila in meno rispetto all’Olimpico ma quasi 20 mila in più rispetto allo Stadium, che si sta rivelando un’arma decisiva per la formazione bianconera. Ci sarà un’attenzione particolare per gli sponsor e i «corporate» che - a costi molto più alti rispetto ai semplici tifosi - potranno accedere ad aree «hospitality», parcheggi riservati e catering. Resta da scegliere solo il nome. Ma per farlo, ci sono ancora tre anni di tempo