Tregua De Rossi-Zeman Ma il Psg è alla finestra
18/10/2012 09:30
Incontro De Rossi è arrivato alle 15.58, si è cambiato e si è diretto sul campo d'allenamento. Entrando ha salutato il dottor Gemignani e Francesco Chinnici (addetto al recupero agli infortunati), dirigendosi poi verso Zeman. Una stretta di mano veloce. «Buonasera mister», è stato l'approccio (molto normale) di Daniele, con Zeman che dopo un veloce «ciao» gli ha indicato cosa fare: lavoro differenziato insieme a Balzaretti, Osvaldo, Totti, Castan e Florenzi, anche se Daniele ha lavorato a ritmo più lento per i postumi di un colpo preso durante Italia-Danimarca. Confronti successivi? Ieri le voci si sono rincorse di un possibile chiarimento con Walter Sabatini. Che, tra l'altro, aveva già chiamato Daniele prima di Armenia-Italia, dandosi appuntamento a Trigoria per chiarire la vicenda.
Tra Psg e City Nonostante, tutto, è chiaro che la scintilla di Roma-Atalanta è destinata a restare accesa. De Rossi fa gola e i rumours di mercato si inseguiranno fino a gennaio, in un copione già scritto. Un esempio? Le parole rilasciate ieri dal presidente del Psg Nasser Al Khelaifi a Montecarlo, durante il Golden Foot. «De Rossi è chiaramente un giocatore molto bravo e noi lo stimiamo dice l'imprenditore del Qatar . Ma la trattative non si fanno attraverso la stampa». Chapeau. Dopo le parole di Ancelotti di inizio settimana, ecco un altro attestato di stima da Parigi. Con un indizio, quel «le trattative» che sta a significare che il Psg è alla finestra e, se sarà possibile, ci proverà. Come, secondo la stampa inglese, è pronto a tornare all'assalto anche il Manchester City di Roberto Mancini. Il «Sun», infatti, ieri ha rilanciato una possibile offerta per gennaio di trenta milioni di sterline (circa 37 milioni di euro), tanto che i bookmaker esteri (gli svedesi di Unibet) indicano il City (offerto a 3,50 in lavagna) come prima alternativa alla Roma (1,45). E le altre? Psg quotato a 5, Real Madrid, Manchester United e Chelsea a 12.
E Pablo? Come De Rossi, anche l'altro imputato di «scarso impegno», Pablo Daniel Osvaldo, ieri ha lavorato con «grande normalità», cercando contemporaneamente di smaltire il prima possibile la rabbia per l'espulsione di San Siro. «Evidentemente questo è uno stadio che non mi porta fortuna (riferendosi al rosso ricevuto il 2 settembre in Inter-Roma, ndr), la mia espulsione in nazionale è stata ingiusta», ha detto il giocatore alla tv di casa. Oggi e domani è prevista doppia seduta. Pensando anche alle accuse ricevute nei giorni scorsi. Daniele e Pablo saranno tra i più «attivi», c'è da scommetterci su.