Zeman: "Gli arbitri decidono le gare"

29/10/2012 08:18

GLI ERRORI - Arbitraggio a parte, Zeman riconosce i limiti della sua squadra. Sul piano del gioco, splendido fino al 2-0, la Roma dura troppo poco per essere competitiva. E in difesa, o meglio nella fase difensiva, ricorda la pubblicità di una volta: tenera come un grissino [...] «Quando non difendiamo insieme - spiega l’allenatore - diventa difficile. Abbiamo preso gol su due passaggi orizzontali sbagliati e perso equilibrio: correvamo all’indietro senza attaccare la palla. Purtroppo nel secondo tempo non siamo entrati in campo con il giusto spirito, con l’atteggiamento che si era visto prima. Avevamo cominciato molto bene, creando tre palle gol oltre alle due reti in mezz’ora. Poi, dopo aver preso il 2-1, ci siamo innervositi. Sapevamo che l’Udinese giocava bene in contropiede e non siamo riusciti a contrastarla».


LA CLASSIFICA - Lo scudetto oggi dista 11 punti, la è a +7. Zeman chiede di mantenere la calma: «Se guardo la prima mezz’ora non sono preoccupato. Potevamo andare sul 4-0. La Roma gioca un buon calcio ma non è concentrata per novanta minuti. Abbiamo perso già tanti punti in maniera sciocca e dobbiamo recuperarli. Bisogna crescere: soprattutto le palle facili vanno gestite con maggiore responsabilità. E noi non sappiamo gestire, a volte abbiamo paura perché il nostro calcio è differente. E questo sta diventando un’abitudine».

 

I SINGOLI - In conclusione, Zeman promuove i due ragazzi del ‘92. Uno, Dodò, era al debutto in serie A: «Ha qualità, è un giocatore importante e si deve inserire all’interno della squadra. Ovvio che non possa essere al cento per cento dopo il grave infortunio». E Lamela, che in passato aveva ricevuto tante bacchettate dal maestro, è diventato decisivo: «Sta trovando la porta. E per un attaccante è importante. Però ha sbagliato due reti ancora più facili di quelle che ha segnato». Non si sente di condannare Tachtsidis per l’espulsione: «Per me è stato il migliore in campo. Non ha fatto una cosa giusta ma bisogna tener conto del fatto che aveva preso uno sputo da Armero pochi minuti prima». Zeman non boccia neppure («Finché eravamo compatti ha fatto una buona partita»). Sabato aveva assicurato che non era possibile farlo giocare vicino a , ieri si è smentito nei fatti e anche nelle parole: «Avevo solo detto che e vicini creano problemi di costruzione e copertura. Ma ho tanti giocatori nella rosa, possono giocare tutti. peraltro non stava bene»