Zeman: «La crisi? Anche Agnelli è stato al comando»

28/10/2012 09:24

 

In mano loro «Penso che Agnelli abbia ragione quando parla di declino del calcio italiano — dice l'allenatore della Roma Ci vogliono riforme e bisogna migliorare, ma il fatto è che lo dicono tutti, non solo lui. Poi però c'è un altro discorso, ossia che per vent'anni il calcio lo hanno avuto in mano loro e c'era tutto il tempo per fare migliorie». E sullo scontro tra il presidente della e il patron della , Diego Della Valle, il boemo taglia corto: «Cose del genere succedevano anche in passato. Si vedranno in Lega per chiarirsi. Non c'è bisogno di andare in discoteca...», alludendo alla frecciata del viola ad Agnelli. E a proposito di declino, così Zeman spiega il flop in Europa League delle italiane. «È giustificato da quanto è successo negli ultimi venti anni. Anche gli altri schierano le seconde linee, però vincono».
 
Autogestione Non sorprende che questo piglio leaderistico mal si sposi con le voci di autogestione tattica da parte di big come e . «Sono cose che succedono specialmente a Roma. Io credo a quello che faccio e la maggior parte ci crede e si applica. Io spero che tutta la squadra cerchi di applicarsi su quello che deve fare, poi su chi ci riesce meglio o peggio sono valutazioni che devo fare io. ? Col ha fatto due ruoli, si è inserito in area spesso finendo anche in fuorigioco: più uno fa, meglio è». Vero, ma per tutelare il pupillo Tachtsidis, Zeman ribadisce le sue idee. «Anche nelle loro nazionali non giocano da registi né e neppure Bradley». E sul bosniaco aggiunge: «Non ha una fase difensiva da grande giocatore».
 
Dodò & La rosa è ampia, per questo Zeman chiarisce: «Devo fare delle scelte, spero di sbagliarmi il meno possibile. E se in difesa Dodò è pronto a fare doppietta — prima convocazione, prima in campo — («ha tanta qualità: molto probabilmente sarà titolare»), in attacco ormai , gerarchicamente, può giocare solo in assenza dei big. «Il ruolo di esterno di destra spetta a Lamela, in caso di necessità tocca a Lopez. può fare il centravanti o l'esterno sinistro». I ruoli cioè appannaggio di Osvaldo e , che oggi comunque può fare staffetta con l'ex del Siena». Occhio, poi, perché il non fa parte della filosofia boema. «Non ci ho mai pensato: se i giocatori non si dichiarano stanchi non li cambio». Detta una battuta sulla telenovela Cagliari-Roma («se non si è giocato non è dipeso certo da noi») e sul caso Morosini («i club poco responsabili, ma devono segnalare gli autori dei cori»), i titoli di coda sono su Udinese e campionato. «Quella di Guidolin è una buona squadra, anche due anni fa partì male e poi arrivo in . La ? È in testa con merito. Il Milan? Gioca come la scorsa stagione, ma quest'anno manca chi fa gol». Un problema che Zeman, forse non conoscerà mai.