10/11/2012 12:36
«Non scherziamo, il Milan è sempre il Milan. Hanno giocatori abituati a questo tipo di gare e sanno gestire la pressione. Il ragionamento da fare, semmai, è un altro»
Unaltra bella scoperta è il Montella-allenatore, se laspettava?
«Premessa: non credevo diventasse subito così bravo. Però eravamo compagni di squadra e vedevo che aveva qualcosa di diverso rispetto agli altri giocatori. Per come ragionava e per i modi di fare. È un tecnico molto attento ai particolari ed anche il suo staff è di grande valore».
Intanto si è preso la maglia numero 10: bella responsabilità qui, lo sa?
«Sapeste quanto me lhanno fatta pesare (ride). Mi dicevano: Lascia perdere, prendi un altro numero. In passato però non la potevo manco chiedere: tra Totti, Del Piero e Seedorf non era il caso. Non ci ho pensato nemmeno un attimo, bella responsabilità, mi piace».
Chi le ricorda questa Fiorentina?
«La mia prima Roma, non solo perché alcuni interpreti sono gli stessi, come il d.s. Pradé. Ho scelto Firenze anche per lui».
A proposito di Roma, domani cè il derby. Potrebbe essere lultimo per De Rossi?
«Discorso delicato, la mia sensazione è che Daniele rimanga. Forse è più facile cambi lallenatore. Visto che, come tutti i tecnici, dipende dai risultati. Comunque mai dire mai».
Quali sono i suoi giocatori di riferimento?
«Da piccolo Giannini, poi Gerrard. Adesso quelli del Barcellona. Prima tutti giocavano a pallate, loro hanno fatto vedere che con il bel calcio si può vincere».