Con il Torino senza centrali, si scalda Pjanic

15/11/2012 08:39

Si è parlato molto del rapporto tra e Zeman. Prima della reazione avuta domenica, non c’era mai stato nulla di eclatante. Nessuna lite, nessun confronto ma nemmeno nessuna spiegazione per le continue esclusioni. Semplicemente il tecnico ha operato altre scelte, preferendogli, come intermedi, Bradley, e Marquinho. ha accettato le decisioni ma chiaramente non l’ha presa bene. Lunedì avrà modo di far ricredere il boemo. In molti – tra tifosi e dirigenti - sono pronti a scommettere su di lui. Che sia un giocatore di talento, di classe, dotato di tecnica sopraffina, nessuno lo mette in dubbio. Questo però a Zeman non basta. Deve imparare ad essere decisivo, cosa che almeno nella capitale gli è capitato molto di rado nelle trentasei partite disputate in campionato. Contro il Torino ha una nuova possibilità. Da non perdere.

Intanto dopo due giorni e mezzo di riposo, ieri c’è stata la ripresa degli allenamenti a Trigoria. Singolare che non fosse presente nemmeno un tifoso all’esterno del centro sportivo. Pochi anche i giocatori sul campo. Oltre ai vari Balzaretti, Bradley (a segno contro la Russia di Capello), , , , Piris, e Tachtsidis, impegnati con le rispettive nazionali, non hanno partecipato all’allenamento , Stekelenburg e (lavoro differenziato).
 
Assenti anche Osvaldo e , alle prese con una seduta di fisioterapia rispettivamente per una contusione al piede e per una tendinopatia achillea. Intanto la società ha comunicato di aver registrato nel trimestre a fine settembre, il primo dell’esercizio 2012-2013, perdite in crescita a 16,7 milioni di euro, dai 9,8 milioni dello scorso anno mentre i ricavi salgono a 21,2 milioni, rispetto a quelli dell’anno passato che si attestavano a 17,9. Il debito netto è ora di 71,5 milioni, dai 54,7 di fine giugno.