Crescenzi: «Roma, guardami. Potevo servirti»

23/11/2012 08:33

Rancore zero Ecco che all'Adriatico, il biondissimo terzino di Marino potrà farsi apprezzare dal club che lo ha mandato in prestito (con diritto di riscatto) in Abruzzo. E anche un po' rimpiangere, visto che la Roma un potenziale esterno basso di categoria lo aveva in casa e lo ha costretto ad emigrare per trovare spazio. «Non ho nessuna rivincita da prendermi — ha detto ieri Crescenzi, 21 anni — , non sono una persona che serba rancori. La Roma è casa mia, anche se oggi penso alla mia squadra e do il massimo per la maglia che indosso. Esordire a contro la mia ex squadra sarà emozionante, una sensazione bellissima. Ritroverò anche dei grandi amici, su tutti: con lui scambierò la maglia. Quando mi allenavo con loro erano fantastici, sempre pronti a dare consigli e aiutare i più giovani. Prima della partita però non sentirò nessuno: non parlo con gli avversari...».

In mostra Zero tatuaggi, niente grilli per la testa: Crescenzi ha in testa tantissimi capelli biondi e la voglia di sfondare. Per soffiare il posto agli attuali proprietari della fascia sinistra giallorossa. «Quando vedo giocare la Roma penso sempre che avrebbero potuto darmi una chance, ma se hanno puntato su Piris avranno fatto le loro valutazioni e va bene così. Io però non mi sento inferiore a nessuno e spero di dimostrare, a partire da domenica, di meritare un posto anche con loro», dice il difensore del , che in riva all'Adriatico sta imparando anche a giocare da esterno alto nel 3-5-2. «Un ruolo che non ho mai ricoperto finora ma che è nelle mie corde: con le mie caratteristiche penso di poter far bene anche giocando in questo modo». L'obiettivo è fermare l'onda d'urto offensiva di Zeman. «Mancherà un giocatore estroso come Lamela, ma se dovesse esserci , che conosco molto bene, sarebbe dura: lui ha il gol nel sangue. ? Un grande, da anni ho una sua maglia nel cassetto». Il capitano dice che a la Roma dovrà sudarsi la vittoria. «Ha ragione. È difficile per noi, ma lo sarà anche per loro. Siamo feriti e vogliamo reagire. Dovremo chiuderci bene, essere cattivi e ripartire a mille per sfruttare eventuali spazi».