17/11/2012 09:27
Anzi, sarebbe stato lavvocato Mauro Baldissoni (consigliere di amministrazione e legale di riferimento del consorzio Usa) a bloccare liniziativa per non indebolire Baldini, Sabatini e Fenucci e per non far lievitare la già folta dirigenza che presidia Trigoria e che, con stipendi da top manager, pesa non poco sul bilancio sofferente. Lidea di far tornare Montali non è stata però buttata lì a caso. Dopo aver analizzato quanto accaduto già lanno scorso con Luis Enrique e nelle prime settimane di questa stagione, UniCredit ha capito che la gestione dello spogliatoio è un serio e grave problema. Spesso i giocatori hanno confidato di non avere punti di riferimento. Non solo non riconoscono la voce del padrone.
Cè poca sintonia con gli interlocutori: Zeman parla poco e i giovani ne risentono, Baldini ha un atteggiamento distaccato (fatica, per sua ammissione, a dare una pacca sulla spalla) , Sabatini è troppo irruento (lo sfogo dopo la sconfitta con lUdinese è stato così urlato che gli stranieri giallorossi non hanno compreso nemmeno una parola) e Fenucci non è mai stato figura da spogliatoio. «A Trigoria aleggia il fantasma di Montali». Parola di quei giocatori informati del possibile ritorno e testimoni della scomposta reazione di chi fatica a gestire lo spogliatoio. Tanti i casi, ieri come oggi: Totti, De Rossi, Burdisso, Castan, Stekelenburg e Pjanic. E. più volte, Osvaldo. Che lanno scorso, dopo il gol allAtalanta, zittì pubblicamente Baldini e che per questo è in bilico nellattuale rosa.
Il dg, sempre sorridente, chiede ancora pazienza: «Quante volte si è criticato linterventismo di presidenti che parlavano di calcio anche se piovuti da un mondo estraneo? La Roma ha una proprietà ben precisa, identificata, con cui ci sentiamo tutti i giorni. Ha solo il torto di non essere qui avendo affidato il progetto a manager. Poi avrà tempo e modo di giudicare se il lavoro è stato svolto secondo le aspettative oppure no. A quel punto tireranno le somme. Io ho preso un impegno e ci metterò tutte le forze, finchè ne ho. Pallotta sa bene che, se non si dovesse ritenere soddisfatto, deve solo dirmelo e finirà così»