Destro, rimettiti la maglia

16/11/2012 09:47

Carattere non facile, quello di , amore smisurato per il gol e per Ibrahimovic. Vive al Torrino, ogni tanto incontra i tifosi, qualcuno dopo il Palermo ha anche provato a tirargli su il morale. Ci hanno provato anche i dirigenti, che hanno compreso l’ingenuità commessa dopo il gol soprattutto perché sanno quanto stesse vivendo male il digiuno. Lui, d’altronde, è uno che pur essendo giovanissimo non ha problemi a dire quello che pensa. Un anno fa, appena arrivato a Siena, ebbe a che dire con Sannino. Si mandarono a quel paese anche piuttosto pesantemente e nelle prime quattro giornate andò in tribuna: «Non ero pronto per certi movimenti - le sue parole - poi col lavoro li ho capiti ed è cambiata la stagione». Con la Roma questo cambiamento ancora non c’è stato.

E pensare che, da Boston, Zeman ne parlava così: «È un acquisto importante per noi, un giocatore più mobile rispetto a e Osvaldo». Questa mobilità si è appena intravista e Mattia, nell’attacco più forte della serie A, trova ancora poco spazio. Lunedì potrebbe (vorrebbe) avere l’occasione per riscattarsi. Osvaldo non sta benissimo e quindi il boemo potrebbe (dovrebbe) dargli un’occasione dal primo minuto. Chi gli è accanto dice che ci spera tanto e che un’altra panchina lo butterebbe ancora più giù. Senza fare polemica, senza alzare la voce, chiede spazio. E spera che gli venga concesso consapevole che, con Osvaldo, Lamela e davanti, non deve sbagliare niente. In campo e fuori. Per lui, adesso, è arrivato il momento di crescere. A suon di gol.