22/11/2012 09:28
Pazienza è dunque il consiglio che il Divino fa arrivare ai tifosi della Roma, tra due settimane attesa dallesame Montella contro la Viola allOlimpico: «Per il gioco offensivo che propone Zeman, bisogna aspettare. Tutti gli allenatori hanno bisogno di un po di tempo per far assimilare i loro sistemi di gioco, ma a lui in particolare serve tempo per far girare la squadra. Non cè dubbio che Zeman sia un allenatore preparatissimo e ripeto, bisogna solo aspettare». Leco del derby è arrivato fino in Brasile, ma è appunto solo uneco e Falcao preferisce non sbilanciarsi quando gli chiedono un parere sullespulsione di Daniele De Rossi e relative polemiche: «Non me la sento di giudicare questa faccenda - ha detto -. Stando così lontano, non sarebbe onesto da parte mia parlare di qualcosa che non ho visto da vicino. Ho letto qualcosa, me non sono in grado di dare un giudizio».
Quella fiorentina è la seconda parentesi italiana per Falcao nel giro di un paio di mesi, visto che lultima volta che aveva attraversato loceano era stato per partecipare alla cerimonia di premiazione della Hall of Fame giallorossa. Ieri labbraccio con un altro pezzo di storia della Roma, quel Montella terzo in classifica: «Che impressione mi ha fatto? Oltre alla gentilezza sua e di tutto lo staff, mi ha dato lidea di un tecnico prepararo e che ha tutte le carte in regola per fare una carriera importante. La sua Fiorentina gioca bene e ha tre centrocampisti come piacciono a me, di quelli che marcano ma giocano anche la palla, però credo sia presto per parlare di scudetto».
Per quello la favorita resta la capolista Juventus anche per chi segue la Serie A dallaltra parte dellAtlantico: «La Juve gioca bene e poi ha mantenuto la maggior parte dei giocatori che aveva lanno scorso e questo è molto importante. Hanno un grande collettivo, cosa che nel calcio di oggi può risultare determinante. Al momento sono loro i favoriti, ma il campionato è ancora lungo e può succedere di tutto». LItalia gli è rimasta nel cuore e lidea di tornarci non solo per laggiornamento professionale lo stuzzica: «Non posso dire che sia un mio sogno, perché dico sempre che i sogni è meglio lasciarli ai bambini. Diciamo però che se capitasse di tornare a lavorare in Europa, verrei con piacere, ci ho vissuto tanti anni e sono stato benissimo». Per ora quello che lha colpito del campionato italiano non sono tanto i giocatori («ce ne sono molti che mi piacciono, ma non è giusto fare paragoni con me»), quanto piuttosto un aspetto tattico: «Il ritorno al 3-5-2. Lo fanno Juve e Fiorentina, ha cominciato a farlo lInter, lo fa il Napoli e in parte anche la Lazio».
Dopo quella fiorentina, il viaggio di Falcao non prevede tappe a Roma: «Sono venuto per aggiornarmi perché è importante che ci sia uno scambio fra allenatori, ma mi fermo solo a Firenze, anche perché devo finire il libro che sto scrivendo. Parla dei Mondiali dell82, proverò a spiegare come ha fatto il Brasile a perdere con lItalia...».