04/11/2012 10:58
AMARCORD - Riavvolgendo il nastro della storia, lo spunto è fornito dalla gara Palermo-Milan (campionato di serie B) datata 29 marzo 1981. Gasperini, esterno offensivo dotato di grande dinamismo, fu uno dei protagonisti del successo per 3-1 "griffato" Calloni, autore di una storica tripletta, ma "figlio" delle intuizioni di un 34enne di Praga allora alla guida della formazione Primavera. La paternità di quella vittoria va attribuita proprio a Zeman che, pur non sedendo in panchina nonostante le pressioni di una parte della dirigenza con in testa Gianfranco Vizzini che spingeva per affidare al boemo la guida della squadra al posto di Veneranda (esonerato alla vigilia del match), studiò a tavolino la partita spiegando al direttore sportivo Erminio Favalli (che quel giorno guidò la squadra dalla panchina in tandem con Urbani) gli schemi da applicare in campo e le contromisure da adottare in funzione delle caratteristiche dell'avversario. Zeman, che non aveva ancora il patentino, non fu promosso alla guida della prima squadra affidata poi a Di Bella per il prosieguo della stagione, ma riuscì ugualmente a lasciare il segno gestendo al meglio l'emergenza scattata dopo il ribaltone e dettando quelle linee-guida che poi avrebbero scandito le tappe della sua carriera. Impronte di cui anche Gasperini si accorse pur non avendo avuto un contatto diretto con il boemo: « Il mio ricordo di Zeman? La mente torna al periodo in cui noi della prima squadra ci allenavamo in compagnia della Primavera allenata da Zeman alla Favorita - ha confessato il tecnico piemontese ieri in conferenza - Noi lavoravamo con dei ritmi più blandi mentre i ragazzi sgobbavano allenandosi sui gradoni».