Il Parma dilaga nel pantano Zeman subisce la 4a rimonta

01/11/2012 08:36

Proprio il centravanti, subentrato all'infortunato Amauri dopo un quarto d'ora, sarebbe il migliore se non si facesse cacciare nel finale per doppia ammonizione. Nonostante il campaccio, è Biabiany a rubargli il premio, mentre Paletta è il più affidabile dietro dove pure gli errori sono minimi. Zaccardo si fa perdonare quello a inizio gara con l'urlo del 3-1, quando la Roma ha la linea altissima, quindi perforabile su tutti i contropiede. Nonostante Zeman ha anche accontentato la fazione , la quale sostiene che l'azzurro rende meglio da centrale davanti alla difesa. Il boemo lo preferisce invece interno , ma mancando Tachtsidis, tocca per la seconda volta a fare il regista. Bradley lo spalleggia a destra dove incrocia Parolo, a sinistra di fronte a Marchionni e non troppo in soccorso a Dodò. Non si può dire che sia l'inizio furibondo a stancare la Roma: i ritmi non sono i soliti, la rete arriva quasi senza sudare e i tentativi di non lasciarla orfana prima dell'intervallo sono rari. Ancora Lamela, al quarto centro nelle ultime tre uscite, lavora con eleganza per offrire a Osvaldo il pari, ma la sua botta viene respinta come quella di Bradley. È lui il più bravo, ma anche talvolta danza nel pantano. Pur sbagliando un rigore, infila il 3-2 sulla respinta: il 17o gol al Parma non basta, le pozzanghere non aiutano Zeman. O forse sì. Perché senza l'alluvione, le ripartenze del Parma avrebbero fatto più male.