18/11/2012 09:52
La Roma era stata avvisata in albergo a Cagliari nel cuore della notte, a poche ore quindi dalla disputa della partita. Per Tosel non ci sono dubbi. Il giudice parla di «provocatoria iniziativa assunta dal Cagliari (linvito di Cellino, ndr)»: «È una palese violazione di cui allart. 12, n. 2 Cds - si legge sul comunicato - che impone alle società la rigorosa osservanza delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di pubblica sicurezza». Tosel dà il 3-0 a tavolino per la Roma. Il Cagliari fa ricorso, solleva un problema di competenza, sostiene che siccome la gara era stata rinviata dal Prefetto, Tosel non avrebbe potuto decidere alcunché. E contemporaneamente si rivolge al Tar della Sardegna perché, dice lavvocato del Cagliari Mattia Grassani, «era irrituale la composizione del Comitato che ha fatto la ricognizione e dato il parere alla Prefettura che poi ha deciso per le porte chiuse».
Motivazioni che non reggono, tanto che il 25 ottobre la Roma si aspetta di vedere confermato il verdetto di primo grado. Invece la Corte di giustizia federale coglie tutti di sorpresa, decidendo di non decidere. «Sentite le parti - scrivono i giudici nel comunicato - in disparte la valutazione di legittimità del provvedimento prefettizio di rinvio, che peraltro non compete a questa Corte, ritenuto nondimeno necessario acquisire ulteriori elementi cognitivi e di valutazione in punto di fatto in ordine alla riconducibilità, anche a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi dellart. 17, comma 1 C.G.S., della mancata disputa della gara Cagliari/Roma del 23.9.2012 al Cagliari Calcio S.p.A., sospende il giudizio mandando alla Procura Federale di effettuare un apposito supplemento istruttorio per riferire con specifica relazione, avuto particolare riguardo alla svolgersi dei fatti ed allimputabilità degli stessi». Che significa? Beh, innanzitutto la Corte dice di fregarsene del ricorso al Tar. E poi gli atti vengono rimessi alla Procura Federale affinché cerchi di capire se la responsabilità del rinvio dellincontro è stata veramente di Cellino. Listruttoria è terminata. Gli 007 del superprocuratore federale Stefano Palazzi sposano in pieno la tesi del giudice della Lega. Questo è quanto riportato nella relazione che sarà letta dalla Corte di Giustizia Federale, che aveva stabilito di fondare la propria decisione proprio su quel rapporto. E quel rapporto parla chiaro.