Lamela pensaci tu. Ora ha conquistato la Roma
04/11/2012 09:20
GASPORT (A. PUGLIESE) - Saranno anche scintille, ma in questo momento brillano di una luce bellissima. Quasi come quella di più di un anno fa, quando
Erik Lamela si presentò alla gente romanista con il gioiello con cui dopo appena 8 minuti accecò il Palermo di Devis Mangia: quel giorno Erik recuperò sull'angolo destro dell'area di rigore una palla «sporcata» da De Rossi su Migliaccio e beffò lo stesso capitano rosanero con un destro di rara bellezza, finito alle spalle di Tzorvas. Oggi è tutto un altro Palermo, tra l'altro in crescita. Ma le bellezze di Lamela sembrano ora senza fine.
Altalena Da quel 23 ottobre 2011 ne sono successe di cose. Anche a Lamela, che con quel biglietto da visita si era autocaricato di responsabilità eccessive. Tutti pensarono immediatamente ad una stella mondiale, senza capire che a 19 anni il processo di maturazione non può essere immediato, soprattutto se a migliaia di chilometri da casa propria. Così Erik ha avuto dei passaggi a vuoto, nonostante l'affetto e la presenza a Roma della famiglia, per poi riprendersi (alla grande) nel finale di stagione, quando ha segnato altre reti stupende (a Lecce, Novara e Cesena). Sembrava un altro sprint, rallentato invece da un inizio di stagione in cui «ancora non ci ha capito molto», come disse lo stesso Zeman alla vigilia della prima di campionato.
Indispensabile Oggi, invece, sembra tutto un altro mondo. Molto più vicino a quel 23 ottobre di un anno fa che non al suo sviluppo successivo. Lamela sembra aver assimilato idee e suggerimenti di Zeman, sfrutta tutta la sua qualità in ogni angolo del campo e fa un lavoro difensivo che nessuna delle punte giallorosse è in grado di offrire. «Mi aspettavo questa crescita, con lui c'è stata la stessa situazione vissuta a Palermo con Pastore dice Fabio Simplicio, doppio ex di turno Anche il "Flaco" fece fatica all'inizio, per poi far vedere tutte le sue doti con il tempo che gli venne concesso. Lamela ha tutte le carte in regola per diventare un grandissimo giocatore». Palermo, dunque, nella sua vita riemerge sempre e sarà anche un po' destino che oggi, con i rosanero, Zeman si gioca mezza panchina. Lo salverà Lamela?