Marquinhos, centrale permanente

08/11/2012 10:48

E se Romagnoli è ancora in attesa della sua occasione, Marquinhos la sua chance ce l’ha avuta e ha saputo coglierla al volo. Dopo due spezzoni di gara contro il e la in cui ha fatto bene da esterno , Zeman ha deciso di lanciarlo dal primominuto il 7 ottobre contro l’Atalanta: sotto gli occhi di un monumento come Aldair - quel giorno c’erano le celebrazioni per la Hall of Fame romanista - il brasiliano appena diciottenne ha giocato con una tranquillità ed una serenità da veterano. Da quel momento in poi non è più uscito dalla formazione titolare e domenica scorsa contro il Palermo ha disputato forse la sua miglior partita, strappando applausi a scena aperta ai tifosi romanisti che hanno subito avuto la sensazione di trovarsi di fronte uno di quei calciatori che non si vedono tutti i giorni sui campi di calcio.

Domenica sarà titolare contro la Lazio, il suo esame di maturità. Zeman ripartirà da lui per fronteggiare l’attacco biancoceleste e Miro Klose, che lo scorso anno ha deciso entrambi i derby: il primo segnando in pieno recupero il gol del 2-1 e il secondo procurandosi dopo pochi minuti un calcio di rigore e la conseguente espulsione di Stekelenburg. Sembra quasi un paradosso che, per arginare l’esperienza del centravanti tedesco, il boemo si affidi ad un giovane e lasci in panchina uno tra Burdisso e , che insieme possono contare più di 500 partite da professionisti, oltre a 4 Libertadores, 2 Coppe Intercontinentali, 6 campionati e 6 coppe nazionali.

Eppure l’estate scorsa i tifosi del Corinthians non sono scesi in piazza per protestare contro la cessione di ma contro quella di Marquinhos. Sono stati bravi il d.g. Baldini - oggi rientrerà da New York dove ha relazionato il presidente Pallotta sul momento che sta attraversando la squadra e dove ha pianificato la tournée che i giallorossi dovranno sostenere durante la pausa natalizia del campionato - e il d.s. a bruciare la concorrenza senza svenarsi: la Roma ha pagato 1.5 al Corinthians e ne verserà altri 3 non appena avrà collezionato 8 presenze (per il momento è fermo a 5) per almeno 45 minuti. Una bella scommessa vinta: se anche Dodò e Romagnoli faranno altrettanto, la Roma avrà sistemato la difesa per un bel po’ di anni.