01/11/2012 10:08
In tre minuti (dal 35 al 37) subisce un doppio colpo da k.o., primacon il giovane Belfodil, liberato da un liscio di Dodò, e poi con Parolo che sfrutta anche il pantano in cui si è trasformato il campo del Tardini. Liberato da un assist di Belfodil, smarcato sempre nella zona del povero Dodò, vede il primo tiro bloccato da una pozzanghera ma trova lequilibrio per calciare una seconda volta e trovare il gol del sorpasso. Si cerca sempre una chiave tattica per leggere le partite e quella di giornata sembrava semplice: il centrocampo a tre della Roma con De Rossi centrale e Bradley mezzo destro, naturalmente il contrario di quanto Zeman aveva fatto capire alla vigiliadeve fronteggiare 5 avversari. Un handicap che può diventare unarma a proprio favore, velocizzando il gioco, quando il tridente offensivo si trova ad affrontare i tre difensori del Parma in uno contro uno.
Pura teoria. La pioggia torrenziale, aumentata proprio in vicinanza del fischio dinizio, rende inutile la protezione dei teloni tenuti sul campo fino allultimo. Si gioca davvero a calcio per una ventina diminuti, nei quali arrivano il gol di Lamela e linfortunio di Amauri, che in uno scontro fortuito si «apre» il labbro: 12 punti di sutura. Sembra una calamità e invece non lo è perché il sostituto, Belfodil, entra in tutti e tre i gol: segna il primo, serve lassist per il secondo e innesca il terzo con un tiro che Goicoechea respinge: sulla ribattuta, però, Zaccardo trova il tiro giusto e Piris non riesce a salvare sulla riga. Inutile il gol di Totti (rigore prima respinto daMirante) e poi ribadito in rete. Il tutto su un campo ormai oltre il limite della praticabilità ma che cera per tutte e due le squadre