«Riprendiamole una per volta»

20/11/2012 18:58

 

 

«Anche se giochiamo con tre attaccanti, dobbiamo riprendere la palla quando non ce l’abbiamo – la spiegazione di Zeman – Abbiamo fatto anche in altre partite cose buone e cose no, il secondo gol era evitabile stasera (ieri, ndr) ma sono comunque soddisfatto». Tachtsidis o , gli viene chiesto. E la domanda è inevitabile visto che Daniele, al rientro dopo la , è finito in panchina: «Il greco ha fatto bene anche se ha sbagliato qualche palla. Daniele sul punteggio a nostro favore doveva proteggere la difesa e ha quelle caratteristiche. Io ho una rosa ampia, posso fare tante scelte e le faccio». Di non si può non parlare, non si può non approfondire il discorso. Zeman sorride: «Bisogna chiedere a lui come sta vivendo questo momento. E’ normale che quando uno non gioca non è felice, ma io faccio le mie scelte. E lui è un professionista e lo sa che ci sono questi momenti. Magari non li ha vissuti direttamente, ma li ha visti in qualche compagno». [...]

 

«Osvaldo non stava benissimo, ma era a disposizione e ho deciso di alternarlo con . Io comunque penso di volerli utilizzare anche insieme, uno al centro e uno largo». Il punteggio sarebbe potuto essere più rotondo se a Marquinhos non fosse stato annullato un gol regolare. A proposito del giovane brasiliano, 18 anni e ormai indispensabile in questa squadra, Zeman dice: «Mi dispiace che vada via per le qualificazioni al Mondiale Under 20, ma mi dispiace soprattutto che non si riesca a fare un calendario che non disturbi i campionati, succede lo stesso con la Coppa d’Africa».

 

Da un difensore a un centrocampista che, da due partite, sta giocando come punta esterno. Si diverte, , e Zeman non perde occasione di complimentarsi: «L’ho visto molto bene, in quel ruolo rende tanto e aiuta tanto la squadra in tutte e due le fasi, difensiva e offensiva». La classifica, infine, non si può non guardare visto che, almeno per una notte, la Roma è a 6 punti dalla capolista: «E’ una questione di convinzione, ho sempre detto che ce la potevamo giocare con tutti e lo penso ancora. A parte Torino con la , e forse il derby dove comunque il campo pesante e l’espulsione hanno condizionato tutto, è sempre stato così. Vogliamo salire ancora e recuperare tutti quelli che abbiamo davanti. Uno alla volta, se si può, l’importante è aiutarsi come stiamo facendo. Ora è più facile». E’ sempre una questione di convinzione.