Rivince la Roma, 0-3 confermato

21/11/2012 08:14

Adesso la Roma è più serena. Pur avendo la certezza che l’articolo 17 non ammetteva altre interpretazioni, si è sentita al sicuro solo ieri a metà pomeriggio, quando Cellino è stato ritenuto responsabile del rinvio dell’incontro del 23 settembre che si doveva giocare a porte chiuse allo stadio Is Arenas di Quartu: «la provocatoria iniziativa» del presidente rossoblu è stata la «causa diretta ed esclusiva dell’impedimento alla regolare effettuazione della gara». Nella notte della vigilia, il prefetto Balsamo, sentita la di Cagliari, aveva disposto di non far giocare la partita dopo aver letto il comunicato di Cellino in cui il presidente aveva invitato i tifosi ad andare comunque allo stadio. Ha pesato anche la «reiterazione del comportamento» in Cagliari-Catania del 10 novembre, quando Cellino ha aperto a 80 persone la tribuna centrale che doveva restare chiusa.

In via Po l’ e il consigliere hanno depositato una stringata memoria tecnica per avere la conferma dello 0-3. Assente il Baldini, per evitare un nuovo scontro con Cellino. «Noi abbiamo chiesto solo il rispetto delle regole: lo sport vince solo così. Noi eravamo a Cagliari per giocare una partita che non si è disputata e le motivazioni le conoscono tutti» ha spiegato , replicando poi al presidente rossoblù che aveva ironizzato sulla gara di ritorno, sulla proprietà Usa e sul ruolo di UniCredit: «La Roma non ha bisogno di regali da nessuno: abbiamo solo ribadito le nostre ragioni. Non c’è, invece, da fare chiarezza sul nostro club che ha una governance chiara e dovrebbe essere rispettata da tutti. Cellino quando parla con me, Baldini e Pannes sa di aver di fronte la Roma. Lo dice anche Lotito? Lasciamo perdere». Il presidente della Lazio contesta pure lo 0-3: «Le partite vanno giocate, sul campo si decide chi vince o chi perde. Parlo da uomo di sport. Se uno commette un errore, non possono usufruirne altri: come se uno facesse la rapina e la refurtiva venisse data a terzi».