21/11/2012 10:09
Una sentenza che ha scatenato le reazioni del presidente del Cagliari,Massimo Cellino, che ha annunciato il ricorso al Tnas ed eventualmente anche al Consiglio di Stato «È morta una grande parte della mia anima sportiva. Con questa sentenza lo sport non centra nulla, è un film dellorrore ». Cellino si è lanciato in una nuova accusa nei confronti della Roma e del suomanagement: «Io voglio bene alla Roma, ma voglio sapere di chi è. Prima cerano Franco e Rosella Sensi. E adesso? Se cè un presidente, me lo presentino. Parliamo di una società astratta. Se la Roma è di UniCredit e vuole trarre vantaggio da un malinteso, allora noi non veniamo a giocare il ritorno. Preferisco bucare le ruote del pullman. Il mio unico difetto è di non essere rappresentato da una banca, di non avere il peso politico della Roma».
Non si è fatta attendere la risposta di Claudio Fenucci, a.d. giallorosso: «La Roma non ha bisogno di regali da parte di nessuno. Non cè da fare chiarezza perché cè una governance chiara e dovrebbe essere rispettata da tutti. Quando Cellino parla con Fenucci, Baldini e Pannes sa di parlare con la Roma».
Chiusa, per il momento, la polemica, la formazione giallorossa è tornata in campo ieri pomeriggio a Trigoria per cominciare a preparare la trasferta di domenica a Pescara. Brutte notizie arrivano da Erik Lamela. Lattaccante argentino, lunedì sera, è uscito dal campo con una forte distorsione alla caviglia destra dopo lo scontro con DAmbrosio, sul finire del primo tempo. Il fatto di essere rimasto in campo per altri 45 minuti non ha certamente migliorato la situazione. Ieri la caviglia del «Coco» era ancora troppo gonfia per effettuare una risonanza magnetica, che con ogni probabilità sarà fatta oggi al Campus Biomedico di Trigoria. I medici giallorossi però lo hanno sottoposto ad alcuni accertamenti che hanno dato un esito allarmante: la prima diagnosi, che dovrà essere confermata dallecografia, parla di una lesione capsulo-legamentosa alla caviglia. Ci sarebbe, quindi, linteressamento dei legamenti.
Le prime stime prevedono uno stop di circa un mese: in questo caso Lamela salterebbe sicuramente le gare con Pescara, Siena, Fiorentina e Chievo. Il ritorno in campo potrebbe esserci il 22 dicembre col Milan o addirittura il 6 gennaio a Napoli. Una tegola che costringerà Zeman a rivedere lassetto tattico della squadra: ora il boemo dovrà decidere se riciclare Destro sulla fascia o ripiegare sul desaparecido Nico Lopez. È questo il dubbio più grande del tecnico, che prepara il suo ritorno a Pescara dove ieri è stato presentato Cristiano Bergodi, subentrato a Stroppa. Laltro dubbio è in mezzo al campo, dove Zeman dovrà scegliere se confermare Bradley, che da regista ha disputato una buona prova contro il Torino, o dare di nuovo fiducia a Tachtsidis