03/11/2012 09:27
Muscoli ok Il vero Balzaretti, i tifosi della Roma non lo hanno ancora visto, e conoscendo la testa del personaggio in questione, se ne sarà reso conto anche da solo: due infortuni (uno con l'Inter a San Siro, uno in allenamento) lo hanno frenato, il momento di depressione generale ha fatto il resto, tanto che tra gli imputati ci è finito pure lui, considerato il parente lontano del terzino che a Palermo arava la fascia sinistra. Ma Dodò, per il momento, tornerà in panchina: nessuno, a Trigoria, lo ha bocciato, ma tutti (a cominciare da Zeman) si sono resi conto che non ha la benzina per 90 minuti, né per 45, né per giocare su un campo come quello del Tardini. Ci fossero stati Balzaretti e Taddei (anche il brasiliano nei giorni scorsi è tornato in gruppo), probabilmente Dodò non sarebbe stato mandato allo sbaraglio. Di occasioni, il giovane paulista ne avrà tantissime altre: nel frattempo, meglio affidarsi all'esperienza e a un giocatore che, se al 100%, può dare ampie garanzie e quella spinta sulla corsia esterna che del gioco di Zeman è uno dei capisaldi.
Chioccia Il giorno in cui si presentò, a Irdning, Balzaretti promise di aiutare Dodò a «diventare il terzino più forte del campionato italiano». A Trigoria lo fa ogni allenamento, ma si è dato anche un altro obiettivo, a più breve scadenza: aiutare la Roma a uscire dal fango. Ha l'età per prendersi le responsabilità e nello spogliatoio ci ha messo pochissimo per diventare uno dei leader. Ha legato con i compagni e si è ambientato a Roma, conoscendo i pregi e i difetti di una piazza umorale come nessun'altra. In questi giorni Eleonora, la moglie di Federico, è nella Capitale, ma presto tornerà a Parigi a fare il suo lavoro. Domani la difesa della Roma di Zeman inizierà a fare lo stesso?