Totti-Palermo, gol e emozioni

04/11/2012 10:17

Mai come quei giorni si era sentito così amato da tutti: tifosi e compagni. Quella sera di metà aprile, Francesco era curioso di capire che sensazioni avrebbe vissuto risalendo quelle scalinate che non vedeva da tanti, troppi anni. C’è un documentario di Sky, che ha seguito quotidianamente dall’entrata di Vanigli all’entrata al centro tecnico di Coverciano, e la penna, per il Romanista, di Tonino Cagnucci presente sul posto a testimoniare l’emozione provata da . Quando gli passano il megafono Francesco è imbarazzatissimo, quasi impacciato: la gente è in delirio, 12mila persone che guardano lui e danno le spalle al campo. Alle spalle del si apre uno striscione enorme che recita "Esempio di , dalla nascita romanista e romano, e oggi che in ti abbiamo, insieme uniti Forza Roma Cantiamo". Superati i primi minuti, Francesco "mi sono sentito a casa" partecipa alla coreografia alzando al cielo un cartoncino colorato, lancia qualche coro e poi si guarda appoggiato al muretto i primi 15 minuti della partita. Quindici minuti. Un quarto d’ora che, a suo dire, gli è rimasto nel cuore.

Spazio al campo: all’Olimpico il signor 218gol in serie A ha sfidato i rosanero 8 volte realizzando 5 gol. Altri 3 più 1 li ha segnati alla "Favorita" in 5 partite. Il più uno è il primo gol di al Palermo, datato agosto 2001. In quegli anni i rosanero non sanno nemmeno cosa sia la Serie A ma al timone della società siciliana c’é Franco Sensi che nelle estati 2000 e 2001 organizzò 2 amichevoli tra i suoi club. Nella seconda timbra. Al primo anno dell’era Tottiana del Palermo in serie A, ovvero stagione 2004/2005, all’Olimpico finisce 1-1 e, nemmeno a dirlo, il gol giallorosso è firmato da su calcio di rigore.

L’anno successivo, quello delle 11 vittorie, l’inizio di stagione è drammatico: Spalletti non ha ancora trovato la quadratura del cerchio, la squadra soffre e colleziona figuracce. Con il Palermo finisce 1-2 a segnare è Cassano e mentre il numero 18 gioisce con i compagni, si disinteressa della "festa", prende il pallone in fondo alla rete e lo riporta a centrocampo. Passano dodici mesi e anche al Palermo viene rifilata una doppietta del numero 10 giallorosso: prima un rigore potente e preciso alla destra di Fontana e poi, con la collaborazione di un difensore rosanero, un cross liftato finisce alle spalle del siciliano. Il Roma-Palermo successivo, quello dell’infinita polemica per il gol di Mancini realizzato su un calcio d’angolo battuto rapidamente grazie al furbissimo raccattapalle Caprari.

Altro anno, altro gol: nel 2008/2009 finisce 2-1 e realizza il momentaneo vantaggio con un da fuori area deviato quel tanto che basta a spiazzare il romanista Amelia. L’anno dopo con Ranieri in panchina, non sta bene, non si tira indietro, prova a giocare ma a fine primo tempo viene inevitabilmente sostituito. Nel clamoroso 2-3 del 2010/2011 realizza un altro calcio di rigore spiazzando Sirigu. Lo scorso anno Francesco non ha giocato ma era presente allo stadio alzandosi in piedi per applaudire la prima prodezza italiana di Erik Lamela